Nello stesso giorno il ministro dell’Ambiente Sergio Costa presenta il premio “Vivere a spreco zero” e il bando per progetti di educazione ambientale nelle scuole che si trovano nei luoghi più inquinati d’Italia.
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Da un lato, la prevenzione degli sprechi alimentari, dall’altro i progetti di educazione ambientale destinati alle scuole più sfortunate, quelle situate all’interno dei Siti di interesse nazionale. Sono i focus di due bandi presentati dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa.
Vivere a spreco zero 2019
Il primo è in realtà un premio dedicato alle buone pratiche nella prevenzione degli sprechi alimentari: giunto alla settima edizione - promosso, oltre che dal Ministero, dalla campagna “Spreco zero” di “Last minute market” nell’ambito del progetto “60 Sei zero” - è rivolto a imprese, amministrazioni pubbliche, scuole, associazioni e cittadini.
Fino al 10 ottobre le buone pratiche potranno essere candidate sul sito sprecozero.it. Le terne finaliste saranno rese pubbliche in occasione del World Food Day 2019, il 16 ottobre a Bologna, al Fico. La premiazione avverrà a Roma a fine novembre alla presenza dell’attore Neri Marcoré.
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Fra le novità di questa edizione, la categoria “No Plastic Food & Drink”, riservata al migliore progetto ideato e realizzato in questa direzione da Enti pubblici e/o aziende che, negli ultimi tre anni, abbiano promosso o sostenuto misure, azioni o progetti in grado di ridurre o eliminare l’uso di queste plastiche.
Ulteriore novità è la categoria dedicata alla produzione ortofrutticola, che si rivolge in particolare alle aziende del settore che si siano dotate di innovazioni in grado di ridurre e prevenire lo spreco alimentare: come ha fatto Unitec, una delle prime aziende vincitrici nella categoria imprese, attualmente supporter di questo impegno. E ci sarà anche la categoria InnovAction, accessibile ad Enti pubblici, imprese, cittadini, scuole e associazioni che, attraverso un significativo progetto caratterizzato da innovazione digitale e/o tecnologica, abbiano contribuito alla prevenzione o riduzione dello spreco alimentare e/o alla sensibilizzazione sul tema in misura comprovata.
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Educazione ambientale nelle scuole
Il ministro Costa ha inoltre firmato un bando che stanzia 330mila euro a favore di progetti di educazione ambientale destinati alle scuole più sfortunate, quelle situate all’interno dei Siti di interesse nazionale, tra i luoghi più inquinati d’Italia e nei cui territori docenti e alunni si trovano a dover combattere una quotidiana battaglia contro l’inquinamento e il degrado ambientale.
Per questi studenti la scuola, oltre ad essere luogo di formazione, è anche il posto in cui tornare a credere fortemente in un cambiamento possibile e necessario, nella lotta al degrado e all’abbandono, nel contrasto all’inquinamento ambientale, piaga ancora troppo diffusa che per guarire necessita della forza e dell’ottimismo delle nuove generazioni.
Il bando arriva a due giorni dal debutto dell’educazione ambientale nelle scuole, grazie alla legge sull’educazione civica che la contempla e che entrerà presto in vigore.
Brescia, Taranto, Napoli est, Gela, Porto Torres, Mantova, Genova, Brindisi, Piombino, sono solo alcune delle 41 realtà nazionali identificate come Sin e i cui istituti scolastici potranno quindi partecipare al bando.
“Con l’aiuto delle associazioni ambientaliste si potranno realizzare progetti che educhino a temi fondanti per la nostra società: qualità dell’aria, cambiamenti climatici, amore per la natura, rispetto degli animali, beni comuni, riduzione delle plastiche e tutela del mare, tra i temi previsti dal bando”, spiega il ministro.
“Aiuteremo anche le associazioni che organizzano manifestazioni culturali patrocinate dal Ministero, e quindi plastic free, che diffondano l’amore per l’ambiente secondo tematiche definite”.