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Domande Frequenti

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Enti e imprese possono accedere al motore di ricerca con i bandi a loro destinati e agli articoli riservati sottoscrivendo una premium membership, che gli consente di salvare le ricerche effettuate e ricevere alerts pertinenti via email.

Il motore di ricerca contiene bandi agevolazioni e gare europee, nazionali, regionali e locali previsti dalle politiche di sviluppo, leggi e regolamenti.

La programmazione europea 2021-2027, il PNRR e il Fondo di sviluppo e coesione hanno una dotazione finanziaria di oltre 700 miliardi di euro, che si traduce in misure di sostegno alla crescita economica declinate in programmi attuativi, da cui deriva la pubblicazione di bandi e gare.

Nel settennato 2014-2020 i fondi a disposizione erano:

  • Quadro Strategico Nazionale: fondi per 144,8 miliardi di euro
  • Programmi a gestione diretta (Horizon 2020, LIFE, Europa Creativa..): fondi per oltre 150 miliardi di euro

Le ricerche possono essere effettuate per 

  1. parole chiave
  2. selezionando i filtri disponibili:
    • tipologia beneficiario
    • ubicazione dell'investimento
    • i settori di appartenenza
    • gli obiettivi di investimento (ricerca, innovazione, formazione...)
    • tipologia incentivo (comunitario, nazionale...)
    • le caratteristiche dell'aiuto (contributo fondo perduto, c/interessi, fiscale, venture capital...)
Le schede dei bandi riportano tutte le informazioni necessarie per lavorare alle opportunità di interesse con aggiornamenti, note, links e tutti i files necessari: modulistica, files di supporto, dichiarazioni, allegati, normativa, circolari.

FASI fornisce inoltre assistenza specialistica attraverso professionisti e partners qualificati.

Le transazioni con carta di credito avvengono su server sicuro PayPal.

Contattaci per ogni approfondimento e maggiori informazioni.

Tipologie di agevolazioni

Contributi a fondo perduto in conto capitale se l'agevolazione consiste nell'erogazione di una somma di denaro, a favore del beneficiario, corrispondente ad una certa percentuale sul totale delle spese ammesse.

Crediti di imposta quando il contributo non si materializza con un bonifico a favore del beneficiario, ma per l'appunto attraverso un credito da "spendere" in sede fiscale e contributiva. 

Contributi in conto interessi quando il beneficio consiste sostanzialmente nell'abbattimento del costo del denaro a fronte di un finanziamento bancario a sostegno di spese ammesse.

Contributi in conto canoni, dove il finanziamento è sostituito da un contratto di locazione strumentale o immobiliare (leasing). 

Servizi di assistenza e di formazione, soprattutto a favore di neo imprenditori. Ad esempio nei c.d. incubatori d'impresa, dove alla concessione di uno spazio fisico e di utenze gratuiti o semi gratuiti, spesso si accompagna un servizio di tutoraggio. 

Gli strumenti agevolativi possono anche prevedere contemporaneamente diverse modalità di aiuto.  Ad esempio l'agevolazione può essere concessa in parte sotto forma di contributo a fondo perduto in conto capitale, in parte sotto forma di contributo in conto interessi a fronte di un finanziamento bancario.  

L’entità dell’aiuto (intensità) varia generalmente secondo le dimensioni aziendali e l'ubicazione degli investimenti. Le PMI sono favorite rispetto alle grandi imprese e nel Sud Italia (aree con PIL pro-capite inferiore alla media UE) hanno percentuali di contributo più elevate.

Accesso alle agevolazioni

Ci sono strumenti che funzionano "a sportello", vale a dire quelli per i quali è sempre possibile presentare la domanda (perlomeno fino all'esaurimento delle risorse stanziate), da quelli che prevedono precise date per l'inizio e la fine dell'accoglimento delle domande (bandi o procedure fissate dai gestori).

Alcuni bandi restano aperti per pochi giorni (qualcuno anche per un solo giorno) e quindi per ottenere le opportunità offerte dalla finanza agevolata è necessaria:

  • una conoscenza accurata delle modalità di funzionamento degli strumenti di agevolazione,
  • tempestività da parte del potenziale beneficiario.

Le domande sono inoltrate attraverso una specifica modulistica in cui illustrare il "progetto" di invewstimento e fornire alcune informazioni sull'impresa o ente richiedente; una parte analitica nella quale elencare e dettagliare le spese sostenute e/o previste. 

La domanda è accompagnata generalmente da documentazione integrativa: precedenti bilanci dell'azienda; copie di preventivi e/o di fatture; business plan illustranti il previsto sviluppo conseguente alle spese oggetto dell'agevolazione richiesta, etc.

Strumenti automatici 

Tutti i soggetti in possesso dei requisiti previsti dalla normativa avranno la certezza di accedere all'agevolazione prevista. 

Agevolazioni subordinate a procedura valutativa e relativa graduatoria 

L'assegnazione di un punteggio alla singola domanda sulla base di una griglia di criteri di valutazione variamente determinati determina l'ottenimento dell'agevolazione.

Tempistica

Gli strumenti di agevolazione prevedono sempre un arco temporale di riferimento per le spese agevolabili.

In base alla Raccomandazione 2003/361/CE del 6 maggio 2003 e al decreto del Ministro dello Sviluppo economico del 18 aprile 2005, si suddividono in micro, piccole, medie e grandi imprese:

  • Le microimprese hanno meno di 10 occupati e realizzano un fatturato annuo o un totale di bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euro;
  • Le piccole imprese hanno meno di 50 occupati e realizzano un fatturato annuo o un totale di bilancio annuo non superiore a 10 milioni di euro;
  • Le medie imprese hanno meno di 250 occupati e realizzano un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 43 milioni di euro;
  • Le grandi imprese sono quelle che superano tali limiti.
 Categoria di impresa Effettivi   Fatturato annuo  Bilancio annuo
Medie imprese  < 250  ≤ 50 milioni di euro   ≤ 43 milioni di euro
 Piccole imprese  < 50  ≤ 10 milioni di euro  ≤ 10 milioni di euro
 Microimprese  < 10  ≤ 2 milioni di euro  ≤ 2 milioni di euro

La suddivisione si basa su tre criteri: gli effettivi, il fatturato annuo e il totale di bilancio.

MISE - Programma Operativo Nazionale Iniziativa PMI 

Quello relativo agli effettivi è un criterio obbligatorio per determinare se un’impresa può essere considerata una PMI, e, se del caso, a quale categoria di PMI appartiene. Tale criterio riguarda il personale impiegato a tempo pieno, a tempo parziale, su base temporanea e stagionale e comprende le seguenti categorie:

  • i dipendenti;
  • le persone che lavorano per l’impresa, ne sono dipendenti e, secondo la legislazione nazionale, sono considerate come gli altri dipendenti (possono essere inclusi anche i lavoratori su base temporanea o ad interim);
  • i proprietari-gestori;
  • i soci che svolgono un’attività regolare nell’impresa e beneficiano di vantaggi finanziari da essa offerti.

Non sono inclusi negli effettivi gli apprendisti con contratto di apprendistato o gli studenti con contratto di formazione professionale e i dipendenti in congedo di maternità o parentale.

Il fatturato annuo viene determinato calcolando il reddito che un’impresa ha ricavato durante l’anno di riferimento dalla vendita di prodotti e dalla prestazione di servizi che ricadono nelle attività ordinarie dell’impresa, dopo aver dedotto gli eventuali oneri. Il fatturato non comprende l’imposta sul valore aggiunto (IVA) o altre imposte indirette.

Il totale di bilancio annuo si riferisce al valore dei principali attivi di un’impresa.

Per elaborare i dati di cui tener conto e valutarli in rapporto alle soglie, occorre prima stabilire se l’impresa è un’impresa autonoma, associata o collegata.  

La raccomandazione della Commissione distingue inoltre le imprese in autonome, associate e collegate.

Un'impresa è autonoma se:

  • è totalmente indipendente, vale a dire se non ha alcuna partecipazione in altre imprese

  • nessun’altra impresa ha una partecipazione in essa.

Oppure se:

  • detiene una partecipazione inferiore al 25% del capitale o dei diritti di voto (qualunque sia il più alto dei due) in una o più altre imprese;

e/o

  • soggetti esterni detengono una quota non superiore al 25% del capitale o dei diritti di voto (qualunque sia il più alto dei due) nell’impresa.

Oppure non è collegata a un’altra impresa tramite una persona fisica.

Un’impresa può ancora essere considerata autonoma, e quindi priva di imprese associate, anche se uno dei seguenti investitori detiene dal 25 al 50% dei suoi capitali o diritti di voto:

  • società pubbliche di partecipazione, società di capitali di rischio e «business angels»;
  • università e centri di ricerca senza scopo di lucro; 
  • investitori istituzionali, compresi i fondi di sviluppo regionale;
  • autorità locali autonome aventi un bilancio annuale inferiore a 10 milioni di euro e meno di 5mila abitanti.

Uno o più degli investitori sopraelencati può avere una partecipazione fino al 50% in un’impresa, purché non sia collegato, a titolo individuale o congiuntamente, all’impresa in questione.

Un'impresa è associata quando stabilisce determinate associazioni economiche con altre imprese, senza che una di esse eserciti un controllo effettivo, diretto o indiretto, sull’altra. Sono associate le imprese che non sono né autonome né collegate le une alle altre.

Un’impresa è associata se:

  • l’impresa detiene una partecipazione uguale o superiore al 25% del capitale o dei diritti di voto di un’altra impresa e/o un’altra impresa detiene una partecipazione uguale o superiore al 25% nell’impresa in questione;

e

  • l’impresa non è collegata a un’altra. Ciò significa, tra l’altro, che i diritti di voto dell’impresa in un’altra impresa (o viceversa) non superano il 50%.

Infine, le imprese collegate sono quelle che costituiscono un gruppo mediante il controllo diretto o indiretto della maggioranza dei diritti di voto di un’impresa da parte di un’altra o attraverso la capacità di esercitare un’influenza dominante su un’impresa.

Due o più imprese sono collegate se esiste tra loro uno dei seguenti rapporti:

  • un’impresa detiene la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti o dei soci di un’altra impresa;
  • un’impresa ha il diritto di nominare o revocare la maggioranza dei membri del consiglio di amministrazione, di direzione o di sorveglianza di un’altra impresa;
  • un contratto tra imprese o una disposizione nello statuto di un’impresa conferisce ad una di esse il diritto di esercitare un’influenza dominante su un’altra;
  • un’impresa, in virtù di un accordo, è in grado di esercitare da sola il controllo sulla maggioranza dei diritti di voto degli azionisti o soci di un’altra impresa.

Un esempio tipico di impresa collegata è la filiale controllata al 100%. Nel caso in cui un rapporto di questo tipo si crei tramite la proprietà di uno o più individui (che agiscono congiuntamente), le imprese coinvolte sono considerate collegate se operano sullo stesso mercato o su mercati contigui.

Raccomandazione 2003/361/CE

Decreto MISE del 18 aprile 2005

Prospetto per il calcolo dei parametri dimensionali

Guida Commissione europea alla definizione di PMI

La Carta degli aiuti a finalità regionale individua i territori ammessi agli aiuti di Stato.

L'elenco dei territori ammessi in Italia per il periodo 2014-2020 è consultabile al seguente link.