Si accendono i motori per la definizione del bilancio annuale 2026 dell’Unione europea. Durante l’Eurogruppo di ieri, infatti, il Consiglio ha approvato i propri orientamenti sul budget europeo 2026, che forniscono un indirizzo politico alla Commissione per la sua redazione.
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Al centro delle indicazioni del Consiglio vi è anzitutto il sostegno all’Ucraina. Ma negli orientamenti figura anche il richiamo a RESTORE, lo strumento varato qualche mese fa per far fronte ai disastri naturali, oltre chiaramente ad un rimando alle priorità stabilite nel Quadro finanziario pluriennale (QFP) 2021-2027 riveduto.
Verso il bilancio europeo 2026
Mentre a Bruxelles si è ufficialmente avviata la discussione sul prossimo Quadro finanziario pluriennale 2028-2034 - con la pubblicazione della Commissione “The road to the next multiannual financial framework” e il lancio della relativa consultazione pubblica - le istituzioni europee iniziano dunque ad occuparsi anche del bilancio annuale 2026: lo strumento che delinea tutte le spese e le entrate dell'UE relative a un esercizio, garantendo che siano conformi ai limiti di spesa fissati dal bilancio a lungo termine.
Durante l’Eurogruppo del 18 febbraio, infatti, il Consiglio ha approvato le conclusioni che delineano gli orientamenti per il bilancio UE 2026. Un passaggio propedeutico alla definizione, da parte della Commissione europea, della proposta annuale di budget che ogni anno deve essere presentata al Parlamento e al Consiglio entro il 1° settembre.
Una procedura fissata dal Regolamento sul QFP, che scandisce anche le tempistiche successive: la scadenza del 1° ottobre per l’adozione, da parte del Consiglio, della propria posizione sul budget (comprese eventuali modifiche) a cui deve seguire, entro 42 giorni, quella del Parlamento europeo (anche qui incluse eventuali modifiche).
E’ bene sottolineare che in caso di divergenze tra le posizioni del Consiglio e del Parlamento, il Regolamento prevede che venga convocato un Comitato di Conciliazione con il compito di raggiungere un accordo su un testo comune entro 21 giorni dall'adozione della posizione del Parlamento Europeo. Tale testo comune è poi soggetto all'approvazione del Consiglio e del Parlamento entro 14 giorni dall'accordo.
Gli orientamenti del Consiglio sul bilancio annuale UE 2026
In tale contesto, gli orientamenti del Consiglio sul bilancio europeo 2026 riconfermano anzitutto “che l'UE resta determinata a continuare a fornire sostegno finanziario all'Ucraina, per tutto il tempo necessario e con l'intensità necessaria, e a sostenerne la resilienza e la ricostruzione a lungo termine”, si legge nel comunicato rilasciato dopo il vertice.
Presente poi un richiamo alla prudenza, con il Consiglio che chiede un bilancio 2026 che sia non solo “realistico, in linea con esigenze reali” ma anche “prudente” e in grado di “lasciare margini sufficienti al di sotto dei massimali del quadro finanziario pluriennale (QFP) per far fronte a circostanze impreviste e rispondere alle sfide dell'Unione”.
Come già accennato, gli orientamenti fanno esplicito riferimento anche a RESTORE (Regional Emergency Support to Reconstruction), lo strumento varato a dicembre scorso che modifica il Regolamento che disciplina FESR e Fondo di Coesione (Regolamento (UE) 2021/1058) e il Regolamento FSE+ (Regolamento (UE) 2021/1057) al fine di assicurare liquidità ai Paesi colpiti da calamità naturali, permettendo loro di rimodulare i relativi Programmi.
Il Consiglio sottolinea, inoltre, la necessità che “la Commissione individui nel progetto di bilancio per il 2026 le riassegnazioni concordate nel QFP riveduto, che sono necessarie per finanziare le priorità stabilite nel QFP 2021-2027 riveduto”, nonchè di ”tenere in considerazione e di rispecchiare nel progetto di bilancio per il 2026 tutte le priorità definite di comune accordo nel QFP riveduto, compresa la migrazione”.
Presente, infine, un invito alla Commissione a “tenere conto dell'accordo sul bilancio 2025 per quanto riguarda le risorse da utilizzare per i pagamenti degli interessi di NextGenerationEU, qualora non possano essere coperti dall'attuale linea di bilancio”.