Bonus elettrodomestici 2025: ok allo sconto in fattura, stop all'ipotesi click day

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|16 dicembre 2024|Aggiornato: 27 marzo 2025Pulsante icona social per XPulsante icona social per LinkedInPulsante icona social per Facebook
Nuove regole per richiedere il bonus elettrodomestici, attualmente in stallo a causa del ritardo nella pubblicazione del decreto attuativo relativo alla misura. Un emendamento di Fratelli d’Italia al decreto Bollette, inizialmente ritenuto inammissibile e poi invece reintrodotto, modifica la disciplina del contributo per l'acquisto di elettrodomestici 'green' prevedendo, tra le novità, anche il riconoscimento dell'agevolazione sotto forma di sconto in cassa, anziché con la modalità 'click day'. Dai limiti ISEE agli importi, il punto sui bonus Bollette 2025

Secondo anticipazioni di stampa, il ritardo nella pubblicazione del decreto a doppia firma MIMIT-MEF attuativo del bonus elettrodomestici (atteso tra la fine di febbraio e i primi di marzo) sarebbe legato sia alla necessità di definire regole specifiche per la presentazione delle domande che alla revisione delle spese agevolabili.

A tal proposito, è stato presentato un emendamento al DL Bollette 2025 targato Fratelli d’Italia che, da un lato, amplia la gamma di prodotti incentivabili, con l’obiettivo ultimo di non penalizzare i prodotti Made in Italy; dall'altro interviene sul meccanismo di erogazione del contributo scongiurando l'ipotesi click day e prevedendo la modalità dello sconto in fattura. 

Inizialmente dichiarato inammissibile nel corso dell'esame in commissione Attività produttive alla Camera per "estraneità in materia", questo tentativo di riscrituttra del bonus è stato riesaminato dopo il ricorso e successivamente riammesso perché "intervenendo sulla normativa in materia di incentivi all’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica, reca misure di efficientamento e risparmio dei consumi di energia elettrica".

A chi spetta e come funziona il bonus elettrodomestici 2025?

Introdotto dalla legge di Bilancio 2025, il bonus elettrodomestici consiste in un contributo per l'acquisto di elettrodomestici ad elevata efficienza energetica, made in Europe, con contestuale smaltimento degli apparecchi meno performanti. La misura ha l’obiettivo di "ridurre i consumi elettrici domestici, migliorare l’efficienza energetica in tale ambito, sostenere la competitività del sistema produttivo industriale e promuovere il corretto smaltimento e riciclo degli apparecchi sostituiti".

In base a quanto stabilito dalla Manovra, il contributo copre fino al 30% del costo di acquisto dell'elettrodomestico e comunque per un importo massimo di 100 euro per ciascun pezzo, elevato a 200 euro per le famiglie con un Isee inferiore a 25 mila euro. 

Ogni nucleo familiare può richiedere il beneficio per un solo elettrodomestico. Gli elettrodomestici acquistati devono avere come caratteristica una elevata efficienza energetica non inferiore alla nuova classe B e devono essere prodotti in Europa. Il bonus sostiene il nuovo acquisto e il contestuale smaltimento dell'elettrodomestico sostituito. 

Questo nuovo bonus è stato al momento pensato per durare solo per un anno e funzionare a esaurimento. Il contributo, infatti, è "attribuito a valere sulle risorse del fondo nel limite dello stanziamento autorizzato, che costituisce limite massimo di spesa". In altre parole, una volta terminate le risorse terminerà l'operatività dell'aiuto. Questo significa che ne potrà usufruire solo una platea ristretta che, secondo le prime stime, si aggira intorno a circa mezzo milione di italiani in tutto.

Per finanziare il sussidio, è prevista l'istituzione di un fondo ad hoc da 50 milioni di euro presso il MIMIT, dotazione che deriva da una uguale riduzione del fondo per interventi strutturali di politica economica. 

Nonostante non si conoscano ancora i dettagli tecnici della misura, la legge di Bilancio 2025 non pone limiti al cumulo del bonus elettrodomestici con il bonus mobili, che anche per l'anno in corso consiste in una detrazione del 50% sugli acquisti effettuati nell'ambito di un intervento di ristrutturazione edilizia. La detrazione Irpef, in particolare, si applica all’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici nuovi, destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. 

Novità: Bonus elettrodomestici 2025 con sconto in cassa, niente click day

Come già anticipato in premessa, non si conoscono ancora le regole di accesso al contributo: sarà il decreto attuativo del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, di concerto con il Ministro dell'Economia e delle Finanze, a definire criteri, modalità e termini di erogazione dell'incentivo.

In attesa di conoscere i contenuti del provvedimento, è stato presentato da FdI un emendamento al decreto Bollette che incide sul profilo del nuovo contributo per l'acquisto di elettrodomestici 'green' introdotto dalla legge di Bilancio 2025. La proposta, inizialmente scartata e poi ripescata a seguito del riesame da parte della commissione Attività produttive alla Camera, introduce una serie di novità a proposito del sussidio. 

In primo luogo, viene eliminato il riferimento alla nuova classe energetica B come soglia minima di efficienza per l’acquisto, con il fine di promuovere i prodotti Made in Italy. Ad essere agevolabili, quindi, sarebbero gli elettrodomestici prodotti in uno stabilimento collocato nei territori dell’Unione europea, con il corrispondente smaltimento dell’elettrodomestico sostituito di classe energetica inferiore a quella del nuovo acquisto.

Un’altra novità dell’emendamento riguarda la modalità di riconoscimento del bonus. Riprendendo il meccanismo del bonus rottamazione tv, il nuovo contributo verrebbe riconosciuto all'utente finale sotto forma di sconto in fattura. Sarebbe quindi l'esercente ad applicare lo sconto sul prezzo del nuovo acquisto, con successivo recupero dell’importo mediante credito d’imposta fruibile in compensazione.

Infine, l'emendamento stabilisce che la gestione dei contributi dovrebbe avvenire tramite la piattaforma informatica di PagoPa mentre le attività istruttorie, di verifica e controllo, sarebbero svolte da Invitalia

In ogni caso, sarà necessario attendere il decreto interministeriale di attuazione MIMIT-MEF che - in base alle anticipazioni - sarebbe già a buon punto e pronto ad essere emanato una volta che il Parlamento avrà approvato il DL Bollette.

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