Decreto Bollette in Gazzetta ufficiale, ecco le misure per le imprese

|Novità|28 febbraio 2025

Foto di Riccardo Annandale da UnsplashSubito dopo essere stato approvato dal Consiglio dei Ministri, il decreto Bollette 2025 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 28 febbraio ed è entrato in vigore il giorno seguente, cioè il 1° marzo. Oltre agli aiuti alle famiglie per il caro energia, previsto un pacchetto di incentivi per le aziende italiane.

Dai limiti ISEE agli importi, il punto sui bonus Bollette 2025

Con il decreto relativo a “Misure urgenti in favore delle famiglie e delle imprese di agevolazione tariffaria per la fornitura di energia elettrica e gas naturale nonché per la trasparenza delle offerte al dettaglio e il rafforzamento delle sanzioni delle Autorità di vigilanza” (il DL n. 19-2025, noto anche come Dl Bollette), il Governo stanzia 3 miliardi di euro per fronteggiare il caro bollette, di cui 1,6 miliardi circa per le famiglie e 1,4 miliardi per le imprese

Vediamo più in dettaglio le misure per le aziende. 

Decreto Bollette: gli aiuti per le imprese 

Uno degli assi portanti del DL Bollette 2025 consiste in un pacchetto di misure per imprese energivore e PMI.

Anzitutto, le imprese connesse in bassa tensione e con una potenza disponibile superiore a 16,5 kW possono beneficiare di agevolazioni per la fornitura di energia elettrica. Per questo stesso tipo di imprese è previsto poi l’azzeramento per un periodo di sei mesi della componente ASOS degli oneri di sistema, nel limite delle risorse disponibili, necessarie a garantire la relativa copertura, nell'ambito del bilancio della Cassa per i servizi energetici e ambientali. Misure che, aveva dichiarato venerdì scorso la premier Giorgia Meloni a seguito dell’approvazione del testo in CdM, assicureranno alle PMI "una riduzione delle prossime bollette che si aggira intorno al 20%"

Il Dl contro il caro energia predispone inoltre un sistema di monitoraggio per valutare l’impatto dei costi energetici e guidare le future decisioni politiche, stabilendo che i dati relativi ai codici ATECO delle imprese vengano trasferiti dal Registro Imprese al sistema informativo integrato gestito da Acquirente Unico. In seguito, sarà l’ARERA a servirsi di queste informazioni per analizzare e monitorare l'impatto dei costi dell'energia, dei servizi regolati e degli oneri generali di sistema sulle diverse categorie di imprese.

Tra le disposizioni del Dl Bollette 2025, anche l’autorizzazione di uno stanziamento pari a 600 milioni di euro per il finanziamento del Fondo per la transizione energetica nel settore industriale. Tali risorse, di cui beneficiano le imprese energivore e i grandi consumatori di energia, provengono dai proventi derivanti dalle aste delle quote di emissioni di CO2 dell’anno 2024 nell'ambito dell’ETS (Emission Trading System). La misura è pertanto volta a compensare gli effetti della tassazione UE sulle emissioni di carbonio. 

Il decreto Bollette 2025 stanzia poi fondi per altri investimenti specifici per le “microimprese vulnerabili”. Nell’ambito del Piano sociale per il clima, infatti, è previsto un sostegno “in misura non superiore al 50% del totale delle risorse disponibili, anche con modalità flessibili e diversificate in ragione dell’andamento dei prezzi dei prodotti energetici, in maniera da garantire misure di intervento immediato per la riduzione dei possibili impatti negativi ai fini dell’accesso a servizi energetici essenziali”.

Inoltre, per tutelare le microimprese vulnerabili dall’aumento del prezzo internazionale del gas naturale, il DL prevede un decreto del MEF, di concerto con il MASE, che valuti l’incremento delle entrate IVA derivante dall’aumento del prezzo del gas naturale. In base al provvedimento, tale accertamento effettuato dai due Ministeri si riferisce al bimestre solare precedente. L’obiettivo del Governo è di quantificare le entrate extra che lo Stato incassa grazie all’aumento dei prezzi del gas, per poi utilizzare queste risorse - tramite l’allocazione di un apposito fondo presso il MASE - per aiutare le microimprese vulnerabili (oltre che le famiglie) a fronteggiare i costi energetici. Sempre alle microimprese vulnerabili (così come ai clienti domestici vulnerabili), inoltre, è consentito il rinvio di due anni del passaggio al mercato libero. 

Consulta il testo del Dl Bollette in Gazzetta ufficiale