Con il varo del DL Infrastrutture 2024 da parte del Consiglio dei Ministri (CdM) di ieri, si dovrebbe attuare anche una parte rilevante del Piano Mattei che era stata annunciata nei mesi passati dal governo. Si tratta della messa in campo di strumenti finanziari che fanno capo al Gruppo CDP a sostegno dell’operatività delle imprese italiane nel continente africano. Tra questi figura anche il Fondo 394 gestito da SIMEST, al cui interno verrà creato un Plafond Africa.
E’ sicuramente questa una delle novità più rilevanti per il settore produttivo, prevista dal decreto-legge Infrastrutture approvato dal CdM del 24 giugno.
Tra le varie norme previste dal provvedimento, infatti, ne figura anche una relativa alla messa in campo del Fondo SIMEST 394/1981 a sostegno della proiezione internazionale del sistema produttivo italiano che opera in Africa.
A questa - in attesa della pubblicazione del DL Infrastrutture in Gazzetta ufficiale e stando alle anticipazioni di stampa finora circolate - si aggiungerebbero anche una serie di altri interventi facenti sempre capo al Gruppo CDP.
Piano Mattei: il plafond Africa del Fondo 394 SIMEST
In assenza del testo ufficiale del decreto, ciò che appare certo è che per l’attuazione del Piano Mattei il governo chiama in campo il Fondo 394/81 gestito da SIMEST.
“Le risorse - si legge nel comunicato stampa rilasciato dopo il CdM - saranno destinate alle imprese con sede legale in Italia che, stabilmente, sono presenti, esportano o si approvvigionano nel continente africano”. Vale la pena sottolineare che tra i beneficiari dovrebbero rientrare anche le aziende fornitrici delle imprese che esportano in Africa.
I finanziamenti SIMEST (che continueranno a prevedere anche una quota dell’agevolazione concessa sotto forma di contributo a fondo perduto) saranno usati per sostenere le spese di investimento per il rafforzamento patrimoniale, gli investimenti digitali, ecologici, produttivi o commerciali. Inoltre, sempre in merito al contributo a fondo perduto, per le imprese del Sud il DL ha previsto una percentuale maggiore di contributo a fondo perduto. “Per le iniziative riguardanti il continente africano proposte da imprese localizzate nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna, che presentino domanda di finanziamento agevolato - si legge infatti nel comunicato del governo - si prevede l’incremento della quota di cofinanziamento a fondo perduto fino al 20% dell’intervento complessivo concesso”.
Il governo specifica anche che il DL Infrastrutture “disciplina il procedimento di concessione dei finanziamenti per sostenere iniziative e progetti promossi nell’ambito del Piano Mattei, autorizzando Cassa depositi e prestiti a concedere finanziamenti, prioritariamente a favore di imprese stabilmente operative in Stati del Continente africano, per la realizzazione di interventi in determinati settori”. Secondo anticipazioni di stampa, il budget a disposizione di CDP dovrebbe aggirarsi sui 400 milioni di euro.
Nel decreto Infrastrutture 2024 dovrebbe poi trovare posto anche un altro intervento che vede come protagonista sempre CDP. Si tratta del Fondo italiano per il clima, lo strumento da 4,4 miliardi varato dalla Manovra 2022 per sostenere i progetti di contrasto al cambiamento climatico nei Paesi emergenti. Ebbene, da quanto si apprende, il DL Infrastrutture prevederebbe non solo l'assegnazione di parte delle risorse del Fondo al Piano Mattei, ma anche l'adozione di un DPCM per la definizione dell’orientamento strategico e delle priorità di investimento delle risorse del Fondo.
Infine il decreto Infrastrutture dovrebbe stanziare 150 milioni di euro a favore del Fondo gestito dalla SIMEST per operazioni di venture capital in Paesi non aderenti all’Unione Europea.
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