L'UE per la ricostruzione nel Centro Italia
L'UE sostiene la ricostruzione nelle zone del Centro Italia colpite dagli eventi sismici avvenuti dal 24 agosto 2016 in poi nelle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria attraverso diverse misure connesse alla compensazione dei danni causati dai fenomeni calamitosi.
In particolare la Commissione ha già approvato un tasso di cofinanziamento eccezionale del 95% per finanziare le operazioni di ricostruzione con il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e ha proposto un aiuto finanziario per le Regioni colpite pari a 1,2 miliardi di euro provenienti dal Fondo di solidarietà UE. Si tratta, spiega una nota ufficiale di Bruxelles, dell'importo più elevato mai concesso a un Paese membro a valere su questo fondo.
UE: ok a regime di aiuti di Stato da 44 milioni
E' in tale contesto che la Commissione europea ha approvato nelle scorse ore un regime di aiuti di Stato pari a 43,9 milioni di euro che mira a integrare le misure finora attivate per attenuare i danni economici e sociali subiti nelle zone colpite rispetto al periodo pre-terremoto, in temini di:
- forte calo del PIL,
- pesante perdita di posti di lavoro,
- riduzione dell'attività economica di oltre il 50%
- diminuzione significativa del fatturato delle imprese.
Sono interessati al regime di aiuti 140 Comuni in Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria.
L'aiuto, spiega Bruxelles, assume la forma del credito d'imposta per tutte le imprese che effettuano investimenti iniziali nelle aree interessate.
Il sostegno alle grandi imprese si limiterà a un aiuto per la costituzione di una nuova impresa, la diversificazione dell'attività di un'impresa o l'acquisizione degli attivi di un'impresa che ha chiuso.
Il regime coprirà il periodo 2018-2020.
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