Nella conversione in legge del decreto Imprese, lavoro, giovani, salute e servizi territoriali (dl 73-2021) sono state introdotte una serie di novità, dall'ampliamento della platea di beneficiari dei contributi a fondo perduto al rifinanziamento del bonus auto.
Sulla Gazzetta ufficiale del 24 luglio 2021 è stata pubblicata la legge di conversione del decreto Sostegni bis, che vale circa 40 miliardi, di cui 17 per i sostegni alle professioni, 9 a supporto del credito e della liquidità e 4 per i lavoratori e le fasce in difficoltà.
Le misure del decreto Sostegni bis
- Contributi a fondo perduto
- Dal bonus affitti all'internazionalizzazione: ulteriori misure per le imprese
- Accesso al credito e liquidità delle imprese
- Tutela della salute
- Lavoro e politiche sociali
- Sostegno agli enti territoriali
- Mutui prima casa per i giovani
- Scuola, ricerca, sviluppo farmaci innovativi
- Misure di carattere settoriale
- Il testo del dl Sostegni bis in GURI
I contributi a fondo perduto per imprese e partite IVA
Il decreto Imprese, lavoro, giovani, salute e servizi territoriali prevede un nuovo pacchetto di contributi a fondo perduto per i soggetti titolari di partita IVA che svolgono attività d’impresa, arte o professione, nonché per gli enti non commerciali e del terzo settore, senza più alcuna limitazione settoriale o vincolo di classificazione delle attività economiche interessate.
Il nuovo intervento è più articolato rispetto ai precedenti, con l’obiettivo di raggiungere una platea ancora più ampia di beneficiari e di fornire un ristoro maggiormente in linea con gli effettivi danni economici subiti dagli operatori a causa della pandemia. Le risorse a disposizione per i nuovi sostegni ammontano a oltre 15 miliardi di euro.
La misura si articola su tre componenti:
- la replica del precedente intervento previsto dal primo decreto Sostegni, con un contributo a fondo perduto per le partite IVA con determinate classi di ricavi, che abbiamo subito un calo del fatturato di almeno il 30% tra il 2019 e il 2020;
- una seconda componente basata sul calo medio mensile del fatturato nel periodo compreso tra il primo aprile 2020 e il 31 marzo 2021;
- la terza componente con una finalità perequativa che si concentra sui risultati economici dei contribuenti, anziché sul fatturato. Il contributo verrà assegnato sulla base del peggioramento del risultato economico d’esercizio e terrà conto dei ristori e sostegni già percepiti nel 2020 e nel 2021.
In sostanza il nuovo provvedimento conferma il contributo a fondo perduto per i soggetti già beneficiari di quello previsto dal decreto Sostegni (dl n. 41/2021). I ristori saranno erogati senza presentare un’ulteriore domanda, direttamente sul conto corrente bancario o postale o in forma di credito d’imposta da utilizzare in compensazione tramite modello F24.
In alternativa a questo ristoro, è previsto un nuovo contributo a fondo perduto, che spetta nel caso in cui l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del periodo dal 1° aprile 2020 al 31 marzo 2021 sia inferiore almeno del 30% rispetto all’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del periodo dal 1° aprile 2019 al 31 marzo 2020.
Per coloro che hanno beneficiato dei ristori del dl Sostegni, l’ammontare del contributo ‘alternativo’ è determinato in misura pari all’importo ottenuto applicando una percentuale alla differenza tra l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del periodo dal 1° aprile 2020 al 31 marzo 2021 e l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del periodo dal 1° aprile 2019 al 31 marzo 2020:
- 60% per i soggetti con ricavi e compensi non superiori a 100mila euro;
- 50% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 100mila euro e fino a 400mila euro;
- 40% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 400mila euro e fino a 1 milione di euro;
- 30% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 1 milione di euro e fino a 5 milioni di euro;
- 20% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro.
Per i soggetti che non hanno beneficiato dei ristori del dl Sostegni, l’ammontare del contributo ‘alternativo’ è determinato in misura pari all’importo ottenuto applicando una percentuale alla differenza tra l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del periodo dal 1° aprile 2020 al 31 marzo 2021 e l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del periodo dal 1° aprile 2019 al 31 marzo 2020:
- 90% per i soggetti con ricavi e compensi non superiori a 100mila euro;
- 70% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 100mila euro e fino a 400mila euro;
- 50% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 400mila euro e fino a 1 milione di euro;
- 40% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 1 milione di euro e fino a 5 milioni di euro;
- 30% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro.
Per tutti i soggetti, l’importo del contributo ‘alternativo’ non può essere superiore a 150mila euro.
E’ previsto poi anche un contributo a fondo perduto a favore di tutti i soggetti che svolgono attività d’impresa, arte o professione e che producono reddito agrario, titolari di partita IVA residenti o stabiliti nel territorio dello Stato.
Sia il contributo ‘alternativo’ che i ristori per il settore agricolo potranno essere richiesti in via telematica presentando un’istanza all’Agenzia delle Entrate.
In sede di conversione in legge, è stato introdotto un emendamento che estende l'accesso ai contributi anche ai soggetti con ricavi compresi tra 10 e 15 milioni di euro nel secondo periodo d’imposta antecedente a quello di entrata invigore della legge di conversione.
Approvato anche lo stanziamento per il 2021 di 60 milioni di euro per l'erogazione di contributi a fondo perduto a favore delle imprese operanti nei settori del wedding, dell’intrattenimento, dell’organizzazione di feste e cerimonie e del settore dell’Hotellerie-Restaurant-Catering (HORECA).
Per approfondire: Misure per partite IVA e professionisti nel dl Sostegni bis
Dal bonus affitti all'internazionalizzazione: ulteriori misure per le imprese
Per il sostegno all’economia e l’abbattimento dei costi fissi delle imprese sono previste ulteriori misure:
- credito d’imposta per canoni di locazione ed affitto di immobili ad uso non abitativo per i mesi da gennaio a maggio 2021. Per imprese del settore alberghiero e turistico, agenzie di viaggio e tour operator la misura è estesa fino a luglio 2021. Lo stanziamento complessivo è di oltre 1,8 miliardi di euro;
- esenzione della Tari per gli esercizi commerciali e le attività economiche colpite dalla pandemia, con uno stanziamento di 600 milioni di euro;
- il contributo per il pagamento delle bollette elettriche diverse dagli usi domestici viene prorogato fino a luglio 2021;
- viene accresciuta con uno stanziamento di 1,6 miliardi la dotazione del Fondo per l’internazionalizzazione delle imprese;
- viene integrato con 100 milioni di euro il Fondo per gli operatori del turismo invernale;
- viene potenziato con 120 milioni di euro il Fondo per sostenere le attività connesse con eventi e matrimoni e i parchi tematici;
- viene differita per ulteriori 2 mesi, fino al 30 giugno 2021, la sospensione delle attività dell’Agente della Riscossione;
- viene rinviata a gennaio 2022 l’entrata in vigore della cosiddetta plastic tax.
Istituito anche un Fondo per il sostegno delle attività economiche chiuse, la cui dotazione - con la conversione in legge - è stata elevata da 100 milioni a 140 milioni di euro.
In sede di conversione, in legge è stato inserito anche un credito d’imposta sui costi sostenuti dalle imprese per la formazione professionale di alto livello dei propri dipendenti ed ha approvato l'incremento - di 60 milioni per il 2021 - del Fondo straordinario per il sostegno degli enti del Terzo settore.
Infine sempre durante la conversione in legge, il parlamento è intervenuto su due segmenti specifici di operatori:
- Da un lato le fiere, prevedendo l’incremento di 50 milioni di euro per l’anno 2021 del Fondo destinato al ristoro delle perdite derivanti dall'annullamento, rinvio o ridimensionamento di fiere e congressi istituito dal primo decreto Sostegni e destinando l’importo anche agli erogatori dei servizi di logistica e trasporto e di allestimento che abbiano una quota superiore al 51% dei ricavi derivante dall’attività di fiere e congressi;
- Dall’altro le strutture produttive situate nei comuni terremotati nel 2016, prorogando al 31 dicembre 2021 (rispetto al precedente 31 dicembre 2020) il credito d'imposta riconosciuto per l’acquisto di beni strumentali nuovi.
Accesso al credito e liquidità delle imprese
Il decreto Sostegni bis stanzia 9 miliardi di euro per un pacchetto di misure volto a garantire l’accesso al credito, sostenere la liquidità e incentivare la capitalizzazione delle imprese, attraverso l’estensione di interventi già in vigore e l’attuazione di nuovi.
In particolare:
- viene prorogata al 31 dicembre 2021 la moratoria sui prestiti, applicata alla quota capitale delle esposizioni oggetto di moratoria, e sono prolungati e rimodulati gli strumenti di garanzia emergenziali previsti dal Fondo di Garanzia per le PMI e da Garanzia Italia di Sace;
- nell’ambito del Fondo PMI, si introduce uno strumento di garanzia pubblica di portafoglio a supporto dei crediti a medio lungo termine per finanziare progetti di ricerca e sviluppo e programmi di investimento di imprese fino a 500 dipendenti;
- al fine di favorire la patrimonializzazione delle imprese, con uno stanziamento di 2 miliardi di euro, si prevede un regime transitorio straordinario della disciplina dell’ACE (Aiuto alla Crescita Economica) per gli aumenti di capitale fino a 5 milioni di euro, con la possibilità di trasformare il relativo beneficio fiscale in credito d’imposta compensabile per il 2021;
- è estesa ai soggetti con ricavi superiori ai 5 milioni di euro la possibilità di utilizzare in compensazione nel solo 2021 il credito d’imposta per gli investimenti effettuati nello stesso anno nei cosiddetti beni ex superammortamento;
- viene introdotta un’agevolazione fiscale temporanea per favorire gli apporti di capitale da parte delle persone fisiche in start-up e PMI innovative;
- con uno stanziamento di 1,6 miliardi, viene accresciuto a 2 milioni di euro il limite annuo dei crediti d’imposta compensabili o rimborsabili, per favorire lo smobilizzo dei crediti tributari e contributivi.
Durante la conversione in legge, è stato approvato il raddoppio della dotazione del Fondo per la concessione di prestiti alle grandi imprese in difficoltà a causa della crisi-Covid e la possibilità per Invitalia di sottoscrivere nuovi strumenti finanziari per il rafforzamento patrimoniale delle imprese di medie dimensioni, entro i limiti della dotazione del Fondo Patrimonio PMI.
Sostegni bis: cosa cambia per moratoria prestiti e Fondo garanzia Covid
Tutela della salute
Il decreto stanzia 2,8 miliardi di euro per continuare a sostenere e rafforzare il sistema sanitario e la risposta alla pandemia. Sono previsti interventi per ridurre le liste di attesa per l’accesso alle prestazioni sanitarie e per l’erogazione di prestazioni specialistiche per il monitoraggio, la prevenzione e la diagnosi di eventuali complicanze dalla malattia del COVID-19.
Lavoro e politiche sociali
Il pacchetto di misure a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, delle persone in difficoltà economica e delle famiglie prevede:
- la possibilità di usufruire di ulteriori 13 settimane di cassa integrazione guadagni straordinaria fino al 31 dicembre 2021, con contestuale divieto di licenziamento, per i datori di lavoro privati che sospendono o riducono l'attività lavorativa per eventi riconducibili all'emergenza da Covid-19 e che non possono ricorrere ai trattamenti di integrazione salariale di cui al D.Lgs. n. 148/2015;
- ulteriori 17 settimane di cassa integrazione senza versamento del contributo addizionale da utilizzare dal 1° luglio al 31 ottobre 2021 per i datori di lavoro del settore delle industrie tessili, delle confezioni di articoli di abbigliamento e di articoli in pelle e pelliccia, anche in questo caso con divieto di avviare le procedure di licenziamento;
- sgravi contributivi per i datori di lavoro privati dei settori turismo, stabilimenti termali, commercio, creativo, culturale e dello spettacolo;
- quattro ulteriori mensilità per il reddito di emergenza (REM);
- una nuova indennità una tantum per i lavoratori stagionali, del turismo e dello sport che avevano già beneficiato della stessa misura prevista con il decreto Sostegni;
- il blocco alla progressiva riduzione dell’indennità prevista con la Naspi;
- l’estensione al 2021 del contratto di espansione per le imprese con almeno 100 dipendenti e nuove risorse per i contratti di solidarietà;
- l’introduzione del contratto di rioccupazione, volto a incentivare l’inserimento dei lavoratori disoccupati nel mercato del lavoro;
- l’istituzione di un fondo da 500 milioni di euro per l’adozione di misure urgenti a sostegno delle famiglie vulnerabili.
Per approfondire: Il contratto di rioccupazione e le altre misure per il lavoro nel Sostegni bis
Sostegno agli enti territoriali
Sono introdotte diverse misure al fine di sostenere gli Enti territoriali e le autonomie nella difficile congiuntura economica. Fra gli interventi principali, vengono destinati 500 milioni al trasporto pubblico locale e 100 milioni per compensare le minori entrate dell’imposta di soggiorno. Inoltre, viene istituito un fondo da 500 milioni di euro per il percorso di risanamento dei Comuni in disavanzo strutturale.
Per approfondire: le misure per gli enti locali e territoriali previste dal dl Sostegni bis
Mutuo prima casa per i giovani
Si amplia la platea dei giovani destinatari delle agevolazioni fiscali per l’acquisto della casa (esenzione dell’imposta sostitutiva su bollo e ipoteche), con un ISEE fino a 40.000 euro.
Si dispone il potenziamento del Fondo Gasparrini (Fondo di solidarietà per i mutui per l’acquisto per la prima casa) e del Fondo di Garanzia prima casa, portando la percentuale di copertura della garanzia dal 50% all’80%.
Per approfondire: Mutuo prima casa, garanzie per i finanziamenti ai giovani nel decreto Sostegni bis
Scuola, ricerca, sviluppo farmaci innovativi
Sono destinate complessivamente risorse per 1,4 miliardi di euro per i giovani, il sistema scolastico e la ricerca di base.
Sono previste risorse per l’acquisto di beni e servizi finalizzati a contenere il rischio epidemiologico in vista dell’anno scolastico 2021-22, per l’adeguamento degli spazi e delle aule e per potenziare i centri estivi diurni.
Al fine di promuovere lo sviluppo della ricerca fondamentale, è istituito un apposito fondo, denominato Fondo italiano per la scienza, con una dotazione iniziale di 50 milioni di euro per l’anno 2021 e di 150 milioni di euro a decorrere dall’anno 2022. L’assegnazione delle risorse avviene attraverso procedure competitive ispirate ai parametri dello European Research Council (ERC).
Inoltre, si prevede un credito d’imposta nella misura del 20% dei costi sostenuti dal 1° giugno 2021 al 31 dicembre 2030 per le imprese che effettuano attività di ricerca e sviluppo per farmaci innovativi, inclusi i vaccini. Il beneficiario dell’aiuto dovrà impegnarsi a concedere licenze non esclusive a condizioni di mercato non discriminatorie a terzi nello Spazio economico europeo.
Durante la conversione in legge, è stato introdotto anche un credito d’imposta per la ricerca biomedica nella misura del 17% delle spese sostenute da enti di ricerca privati senza finalità di lucro per l’acquisto di reagenti e apparecchiature destinati alla ricerca scientifica.
Per approfondire: cosa prevede il decreto Sostegni bis su farmaci e vaccini
Misure di carattere settoriale
Ulteriori risorse sono state stanziate per sostenere attività economiche di settori specifici colpiti dalla pandemia, ad esempio i trasporti, la cultura, lo spettacolo e l’agricoltura.
Per approfondire: Contributi, bonus e sgravi: gli aiuti per l'agricoltura nel Sostegni bis
Per il settore aeroportuale e gli operatori nazionali sono previsti 400 milioni di euro; vengono incrementati i fondi per spettacolo, cinema e audiovisivo e a sostegno di istituzioni culturali e musei e rinnovato il bonus vacanze da utilizzare anche nelle agenzie di viaggio e per l'acquisto di pacchetti dei tour operator.
Si introduce un'indennità una tantum per i lavoratori del settore agricolo a tempo determinato e per i pescatori. Per i lavoratori stagionali dello spettacolo e dello sport che ne abbiano già usufruito è prevista una ulteriore indennità, che potrà essere richiesta anche da ulteriori categorie di lavoratori degli stessi settori.
In sede di conversione in legge, è stato inserito un emendamento che istituisce un credito d’imposta per l’acquisto, il noleggio o l’utilizzo di strumenti che consentono forme di pagamento elettronico e per il collegamento con i registratori telematici.
Approvato anche il rifinanziamento del bonus auto.
Consulta il testo del dl n. 73-2021, GU Serie Generale n.123 del 25 maggio 2021