La presidente della Commissione europea ne aveva annunciato la nascita entro l'estate. I piani di Bruxelles però sono cambiati e per vedere la nascita del Fondo sovrano europeo occorrerà aspettare dai 18 ai 24 mesi, quindi non arriverà nelll'ambito del Quadro finanziario pluriennale 2021-27. Ad anticiparlo, almeno in parte, ci sarà STEP, la piattaforma per rafforzare la produzione di tecnologie emergenti critiche.
Cambiano i piani della Commissione europea. O meglio, cambiano i tempi per realizzare i piani annunciati nei mesi scorsi. Il Fondo sovrano europeo si farà, ma non ora, né vedrà la luce nell'ambito del QFP 2021-27.
Fondo sovrano europeo: perché? La risposta UE all’IRA made in USA
Annunciato a settembre da Ursula von der Leyen durante il suo discorso sullo Stato dell’Unione, insieme alla legge europea sulle materie prime critiche, il Fondo sovrano europeo avrà il compito di rafforzare la competitività del mercato unico, puntando sull’autonomia strategica dell’Unione europea.
Con l’European Sovereignty Fund l'UE intende sostenere la propria politica industriale puntando sulla transizione verde e digitale, in risposta sia alla crisi energetica che all'Inflation reduction act (IRA) degli Stati Uniti.
Quest'ultimo, firmato da Joe Biden nel 2022, prevede importanti investimenti per affrontare il cambiamento climatico puntando sulle energie rinnovabili, con un pacchetto di incentivi da 369 miliardi di euro a favore delle imprese che utilizzano prodotti made in USA o che producono negli Stati Uniti.
L'IRA statunitense ha destato l'allarme dell'UE, che teme effetti distorsivi sui mercati internazionali a danno delle imprese europee.
European Sovereignty Fund: un tassello del piano industriale green dell’UE
Questo nuovo strumento si inserisce nell’ambito del Green Deal Industrial Plan presentato all’inizio di febbraio dalla Commissione europea e articolato su 4 pilastri:
- normativo, con una nuova legge europea a sostegno delle tecnologie verdi, il Net-Zero Industry Act, propedeutico alla transizione verso un'economia sostenibile e a basso impatto ambientale,
- finanziario, con l'adeguamento temporaneo delle regole sugli aiuti di Stato, mediante procedure più semplici e veloci, l’utilizzo dei fondi europei esistenti e l'European Sovereignty Fund,
- competenze dei lavoratori,
- commercio internazionale e resilienza delle catene di approvvigionamento.
Il Fondo sovrano europeo rappresenta quindi un tassello del ‘pilastro finanziario' del nuovo piano industriale europeo, che - per sostenere gli investimenti green nell’UE - farà leva in una prima fase sulle risorse già esistenti, come REPowerEU, InvestEU e Innovation Fund.
Ad anticipare il lancio del fondo sovrano è arrivata infatti nel mese di giugno STEP, acronimo di Strategic Technologies for Europe Platform, una piattaforma per rafforzare la produzione di tecnologie emergenti critiche rilevanti per le transizioni verde e digitale nell'UE e per la sovranità strategica dell'Unione. Uno strumento, alimentato da diverse fonti di finanziamento provenienti dal bilancio UE, che mette sul piatto 10 miliardi e che serve da “soluzione ponte” nel breve termine per fornire un supporto veloce e mirato agli investimenti per la transizione verso un’industria a zero emissioni.
Nel medio termine, invece, Bruxelles intende fornire una risposta strutturale appunto tramite il Fondo sovrano europeo, che avrà il compito di incrementare le risorse finanziarie per rafforzare la competitività dell'industria europea puntando sugli investimenti in ricerca e innovazione e su progetti industriali strategici.
Per quanto riguarda l’orizzonte temporale, Ursula von der Leyen confermava a inizio febbraio di quest'anno che la proposta della Commissione UE sul nuovo strumento sarebbe dovuta arrivare entro l’estate, in concomitanza con la revisione di medio termine del Quadro finanziario pluriennale (QFP) 2021-2027.
Ma non è andata così e i tempi si sono dilatati.
Quando arriverà il Fondo sovrano europeo?
La scarsa chiarezza intorno al funzionamento dell'ipotetico Fondo sovrano e ai suoi meccanismi di finanziamento faceva presagire già da mesi un allungamento dei tempi per l'avvio dello strumento.
Ipotesi confermata dalla direttrice generale della Dg Budget della Commissione europea, Stephanie Riso, il 19 luglio nel corso di un’audizione in Parlamento europeo sulla piattaforma STEP. “Per dare vita a un nuovo Fondo servono dai 18 ai 24 mesi”, ha dichiarato.
Quindi il fondo sovrano europeo non vedrà la luce nell'esercizio finanziario in corso, il 2021-2027, ma in quello seguente, come chiarito da Stephaanie Riso: “Quello che impareremo dal rendere operativo STEP ci aiuterà a dar vita a quella che sarà una nuova proposta nel contesto del prossimo Quadro finanziario pluriennale”.
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