Codice Appalti

E’ stato approvato in Consiglio dei Ministri il correttivo al Codice dei contratti pubblici (o Correttivo Codice appalti). Il testo nasce da una consultazione che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) ha promosso lo scorso luglio per raccogliere il parere degli stakeholder.

La pratica della consultazione preliminare di mercato, prevista dal nuovo Codice Appalti, permette alla stazione appaltante di predisporre con maggiore competenza gli atti di gara e di informare i potenziali offerenti circa le proprie intenzioni di acquisizione di servizi, lavori o forniture.

Pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto per l'indizione del dibattito pubblico, volto a regolare la partecipazione delle comunità locali nell'ambito di appalti per realizzazione delle opere pubbliche. Il regolamento, che entrerà in vigore il 24 agosto, sarà applicato anche alle infrastrutture energetiche.

Le linee guida sull'offerta economicamente più vantaggiosa approdano in Gazzetta ufficiale ed entrano definitivamente in vigore.

Accelerare la spesa delle risorse del fondo progettazione di Cdp. E’ lo scopo dell’intervento appena annunciato dal Ministero delle Infrastrutture.

Arrivano le regole Eurostat per la classificazione dei partenariati pubblico privato (PPP), in modo da evitare errori nei contratti.

Serve una riforma della riforma. E’ questo il senso delle proposte che il think tank “Italiadecide” ha messo sul piatto per rivedere il Codice appalti.

Tra le (poche) novità positive del nuovo Codice degli appalti vi è l’attenzione all’accesso da parte delle micro e piccole imprese

La seconda riforma del Codice appalti arriva finalmente al traguardo.

Le Linee guida PTFE definiscono il contenuto essenziale dei documenti, dei modelli informativi digitali ed elaborati che servono alle Stazioni Appaltanti per l’affidamento delle opere previste dal PNRR.