E' di 720 milioni di euro il budget provvisorio del programma di lavoro 2016-2017 della sfida sociale 2 di Horizon 2020, Sicurezza alimentare, agricoltura sostenibile, ricerca marina e marittima e bioeconomia.
In occasione dell'incontro “L'Italia e il primo anno di Horizon 2020 Societal Challenge n. 2”, organizzato da APRE presso la sede del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) a Roma, sono stati illustrati i risultati della partecipazione italiana ai bandi 2014 e 2015 della sfida sociale 2 di Horizon 2020, insieme alle anticipazioni del programma di lavoro 2016-2017.
Bandi 2014-2015, partecipazione italiana
La sfida sociale 2 rientra tra le 7 'societal challenges' di Horizon 2020, dotate di un budget di oltre 27 miliardi di euro per il periodo 2014-2020:
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La sfida sociale 2, cui sono stati destinati oltre 3,8 miliardi di euro, intende garantire un sufficiente approvvigionamento di prodotti alimentari, sicuri e di qualità, insieme ad altri prodotti di origine biologica, sviluppando sistemi di produzione primaria sostenibili.
Tra il 2014 e il 2015 la Commissione Ue ha lanciato nell'ambito della seconda sfida diversi inviti a presentare proposte, rientranti in 3 aree tematiche:
- Sustainable food security,
- Blue Growth,
- Innovative, Sustainable and Inclusive Bioeconomy.
Nel 2014 l'Italia si è classificata al primo posto nell'Ue per la propria presenza nei progetti sottoposti alla Commissione (525), seguita da Spagna e Regno Unito, mentre scende al quarto posto per progetti finanziati (41), preceduta da Regno Unito, Spagna e Francia. Guardando al budget ricevuto, l'Italia perde ancora posizioni, raggiungendo il sesto posto, con circa 23 milioni di euro, pari all'8,6% del contributo italiano per Horizon 2020 (14%). L'Italia ha perso così il 5,4% delle risorse nazionali messe a disposizione di Horizon 2020.
Nel 2015, secondo le prime valutazioni, l'Italia è presente in 96 pre-proposte, ma solo 22 sono state ammesse, mentre la Spagna è presente in 74, di cui 24 promosse, e il Regno Unito è presente in 46, di cui 22 ammesse.
Le cause della performance italiana, ha spiegato Fabio Fava, rappresentante nazionale per la sfida sociale 2, sono principalmente tre:
- mancanza di informazione,
- scarsa preparazione nella redazione delle proposte,
- poco coordinamento tra i proponenti.
Dello stesso parere anche Diessina Di Maggio,direttrice di APRE, che ha sottolineato come i proponenti italiani abbiano difficoltà nel coinvolgere il settore privato e la pubblica amministrazione nei propri progetti. Tra gli altri punti deboli delle proposte italiane figura la tendenza a ripresentare proposte del 7PQ, senza tenere conto delle differenze previste da Horizon 2020.
Programma di lavoro 2016-2017
Il programma di lavoro 2016-2017 sarà adottato dalla Commissione Ue entro il mese di settembre 2015. Durante l'incontro a Roma, Fava ha illustrato le caratteristiche del nuovo work programme, che stanzia, in via provvisoria, 360 milioni di euro per ogni anno.
Rispetto al precedente programma di lavoro, ci sono 4 aree tematiche:
- Sustainable food security,
- Blue Growth,
- Rural renaissance,
- Bio-based innovation for sustainable goods and services.
Ogni area tematica prevede diversi settori di intervento, al momento non ancora definitivi:
Sustainable food security (budget 2016: 190 milioni di euro; budget 2017: 240 milioni di euro)
- more resilient and resource.efficient value chains,
- environment-smart and climate-smart primary production,
- a competitive food industry (previsto anche lo Strumento per le PMI),
- healthy and safe foods and diets for all,
- implementation of the EU-China FAB Flagship initiative.
Blue Growth (budget 2016: 85 milioni di euro; budget 2017: 55 milioni di euro)
- innovation for emerging blue growth activities,
- healthy oceans and seas for healthy people,
- strengthening the European observing, surveying and monitoring capability.
Rural renaissance (budget 2016: 65 milioni di euro; budget 2017: 60 milioni di euro)
- new approaches towards policies and governance,
- new value chains and business models,
- innovation and skill development.
Bio-based innovation for sustainable goods and services (budget 2016: 17 milioni di euro; budget 2017: 9 milioni di euro)
- securing sustainable biomass supply for bio-based goods and services,
- building the bio-based markets of the future – mobilizing stakeholders engagement.
Bandi 2014, progetti italiani vincitori
Nel 2014 la Commissione Ue ha selezionato 3 proposte coordinate dall'Italia per la sfida sociale 2:
- progetto EMPHASIS coordinato da Agroinnova,
- progetto PROVIDE (Providing smart delivery of public goods by EU agricolture and forestry) coordinato dall'università di Bologna,
- progetto ProBIO coordinato da Innovhub - Stazioni Sperimentali per l'Industria.
EMPHASIS promuove la lotta ai parassiti che aggrediscono le piante in ambito agricolo e forestale, con attenzione particolare alle specie aliene invasive. Il progetto, che ha ottenuto un finanziamento europeo di circa 7 milioni di euro per 4 anni, coinvolge 22 partner tra istituti di ricerca, associazioni e PMI, provenienti da 10 Paesi, con una prevalenza di partner privati sui pubblici. PROVIDE, invece, sostiene lo sviluppo di studi, strumenti e politiche per la fornitura intelligente di beni pubblici. Il finanziamento europeo destinato al progetto è di circa 3 milioni di euro, mentre i partner coinvolti sono 14, provenienti da 13 Paesi. ProBIO, infine, intende valorizzare i risultati dei progetti di ricerca nei settori alimentare, agricoltura, pesca e biotecnologie, realizzati nel corso del 7PQ. Il progetto coinvolge 7 partner di 6 Stati membri e il finanziamento europeo ammonta ad oltre 1,5 milioni di euro.
Links
Horizon 2020: a Roma infoday su Health, demographic change and wellbeing
Horizon 2020: a Roma info day sulla VI sfida sociale