Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti stanzia oltre 18 milioni di euro, a valere sulle risorse del Fondo per l'attuazione del Piano nazionale di edilizia abitativa, per la realizzazione del Programma per il recupero a fini abitativi degli immobili confiscati alla criminalità.
Dopo la ripartizione della dotazione 2015 del Fondo nazionale di sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione istituito dalla legge n. 431-1998, per la soluzione dei casi di sfratto esecutivo per fine locazione degli inquilini appartenenti a categorie particolarmente svantaggiate, parte un nuovo strumento per fronteggiare l'emergenza casa.
Con il decreto ministeriale del 30 gennaio 2015, pubblicato il 16 marzo 2015 in Gazzetta ufficiale, il MIT ha assegnato, per gli anni 2014, 2015, 2016 e 2017, 18.094.353 euro a valere sulle risorse del Fondo per l'attuazione del Piano nazionale di edilizia abitativa (DPCM del 16 luglio 2009) al Programma per il recupero ai fini abitativi degli immobili confiscati alla criminalità.
L'obiettivo del programma è incrementare il patrimonio di edilizia residenziale pubblica da destinare alle categorie sociali più svantaggiate e in particolare ai soggetti nei cui confronti è stato emesso provvedimento esecutivo di rilascio.
Gli immobili da destinare al programma verranno individuati dall'Agenzia nazionale per l'amministrazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità, prioritariamente tra quelli che ricadono nei Comuni capoluoghi di Regione e, in mancanza di immobili ritenuti idonei dalle competenti amministrazioni comunali, nei Comuni a tensione abitativa riportati nella delibera CIPE del 13 novembre 2003.
Una volta ricevuta dall'Ente locale o dal Provveditorato interregionale alle opere pubbliche la valutazione dei costi di adeguamento ai fini abitativi, l'Agenzia procederà al conferimento degli immobili fino all'esaurimento delle disponibilità finanziarie.
Le risorse da destinare all'adeguamento degli immobili sono pari a un massimo di:
- 7.092.109 euro per l'anno 2014,
- 3.488.806 euro per l'anno 2015,
- 3.671.139 euro per l'anno 2016,
- 3.842.299 euro per l'anno 2017,
e verranno trasferite ai Comuni interessati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
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