Poli di imprese, progetti integrati di filiera e mercato, sono questi gli strumenti messi in campo dalla Regione per rilanciare il sistema produttivo piemontese. Attraverso i poli di imprese la Regione intende rafforzare il potenziale innovativo delle aziende locali, supportandole nei processi di aggregazione. I progetti integrati di filiera e mercato, invece, sono parte integrante del piano strategico triennale presentato dalla Regione insieme alle Camere di commercio piemontesi per favorire l’internazionalizzazione delle imprese piemontesi.
Poli di imprese
Attualmente in Piemonte sono presenti 12 poli di imprese, finanziati con oltre 100 milioni e che riuniscono oltre 1.500 imprese, appartenenti alla medesima filiera. Si tratta di un dato rilevante, soprattutto se confrontato con gli altri paesi europei, come ha ricordato il presidente della Regione, Roberto Cota, durante il convegno “Politiche per i cluster e nuove sfide: l’impegno regionale, nazionale e comunitario” del 14 gennaio a Torino.
Il sistema piemontese, ha specificato Cota, è costituito soprattutto da pmi, che devono essere sostenute innanzitutto sul fronte della ricerca e dell’innovazione, tanto nella gestione delle risorse comunitarie quanto nella gestione fiscale. Il presidente ha infatti sottolineato la necessità che aziende appartenenti ad aree omogenee usufruiscano di omogeneità fiscale. Al momento le imprese piemontesi non riescono a competere adeguatamente con quelle bavaresi a causa della pressione fiscale italiana più alta, che ammonta al 68,4%.
Progetti integrati di filiera e mercato
Il piano strategico triennale – che mobiliterà oltre 13,5 milioni di euro – prevede la realizzazione di:
- 16 progetti integrati di filiera,
- 15 progetti integrati di mercato.
I progetti integrati di filiera intendono promuovere le filiere piemontesi d’eccellenza – come l’aerospazio, l’automotive, la rubinetteria, l’agroalimentare, il tessile, la meccatronica, il design, l’editoria, l’oreficeria, il biomedicale –all’estero, attraverso la creazione di relazioni e infrastrutture di vendita.
I progetti integrati di mercato, invece, intendono favorire l’inserimento delle imprese piemontesi in uno specifico mercato mediante attività di networking e partnership locali.
Per i progetti saranno impiegati fondi europei di sviluppo e coesione, una novità che – ha ricordato l’assessore regionale allo sviluppo economico, Massimo Giordano – distinguerà positivamente il Piemonte rispetto alle altre regioni. A livello nazionale, infatti, solo recentemente è stato avviato un centro di coordinamento - presso il Ministero degli esteri - per promuovere queste forme di collaborazione.