Oltre a misure per sostenere imprese e cittadini alle prese con le conseguenze della guerra in Ucraina, tra cui la proroga dei tax credit per l'acquisto di energia elettrica e gas e un nuovo bonus 150 euro contro l'inflazione, la legge n. 175-2022 di conversione del decreto-legge Aiuti ter (dl n. 144-2022) - pubblicata in Gazzetta ufficiale - mira ad accelerare anche l'attuazione del PNRR.
Le nuove misure per accelerare sul PNRR nel decreto Aiuti ter
Dopo l'ok definitivo del Senato, la legge n. 175-2022 di conversione del decreto Aiuti ter approda in Gazzetta ufficiale, con un nuovo pacchetto di misure urgenti del valore di 14 miliardi in materia di “politica energetica nazionale, produttività delle imprese, politiche sociali e per la realizzazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza”.
Le novità del Dl Aiuti Ter
- Crediti di imposta energia
- Garanzie gratuite sui finanziamenti alle imprese
- Incentivi alle imprese e al Terzo settore
- Bonus 150 euro per redditi fino a 20mila euro
- Risorse per enti locali e SSN
- Procedure accelerate e fondi per il PNRR
- Rifinanziamento del Fondo 394 PNRR
- Il testo del dl Aiuti ter e della legge di conversione
Crediti di imposta energia
Uleriormente prorogata, fino al 18 novembre 2022, la riduzione di accisa e IVA sui carburanti.
Il provvedimento va anche a potenziare i crediti di imposta in favore delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale.
Alle imprese a forte consumo di energia elettrica e a forte consumo di gas naturale è riconosciuto un credito d’imposta pari al 40% delle spese sostenute per la componente energetica acquistata e utilizzata nei mesi di ottobre e novembre 2022.
Per le imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 4,5 kW diverse da quelle a forte consumo di energia elettrica, il credito d’imposta relativo agli stessi mesi è pari al 30%, mentre per le imprese diverse da quelle a forte consumo di gas naturale il credito è pari al 40%.
Per approfondire: Il punto sugli aiuti alle imprese contro il caro energia
Prorogato al quarto trimestre 2022, con aliquota confermata al 20% il credito d'imposta per l'acquisto di carburante destinato alle imprese dei settori agricoltura e pesca, che riguarda anche le imprese agromeccaniche e l’utilizzo per il riscaldamento delle serre, dei fabbricati produttivi utilizzati per gli allevamenti animali.
Garanzie gratuite sui finanziamenti alle imprese
Non manca nel provvedimento un pacchetto a sostegno della liquidità delle imprese, che passa ancora una volta per il Fondo di garanzia PMI e le garanzie SACE. In particolare il Aiuti ter ha previsto l'accesso alla garanzia pubblica gratuita e l'incremento della copertura dal 60 all'80% per i finanziamenti concessi dalle banche alle imprese per esigenze relative al pagamento delle bollette emesse nei mesi di ottobre, novembre e dicembre, se viene applicato al finanziamento un tasso di interesse che prenda come riferimento i BTP.
Sempre fronte credito, sale da 35mila a 62mila euro l’importo massimo dei mutui in favore delle imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura che hanno subito un incremento dei costi energetici che possono essere assistiti dalla garanzia Ismea.
Tutte le novità sul Fondo garanzia PMI
Incentivi alle imprese e al Terzo settore
Dall'autotrasporto alla cultura, diverse le misure settoriali contenute nel provvedimento.
Il decreto istituisce un fondo ad hoc, con una dotazione di 100 milioni di euro per il 2022, per sostenere il settore dell’autotrasporto di fronte agli aumenti eccezionali dei prezzi dei carburanti, di cui 85 milioni di euro per l’autotrasporto di merci e 15 milioni di euro per i servizi di trasporto di persone su strada. Incrementato di ulteriori 10 milioni, inoltre, il budget per l’erogazione del “bonus trasporti”.
Stanziati anche 50 milioni di euro per il 2022 per l’erogazione di contributi a favore delle associazioni e società sportive dilettantistiche, nonché delle federazioni sportive nazionali, che gestiscono impianti sportivi e piscine.
Per contenere i maggiori costi energetici sostenuti dagli enti del Terzo settore e dagli enti religiosi, con particolare riguardo a quelli che gestiscono servizi socio-sanitari rivolti a persone con disabilità, il dl 144-2022 istituisce un apposito fondo da 120 milioni di euro per l’anno 2022. Un ulteriore fondo, da 50 milioni di euro per il 2022, è destinato al riconoscimento di un contributo straordinario calcolato in proporzione ai costi sostenuti nel 2021 per la componente energia e il gas naturale a favore di enti iscritti al Registro unico nazionale del Terzo settore, organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e organizzazioni non lucrative di utilità sociale.
Altri 40 milioni di euro sono destinati a mitigare il caro-energia in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, istituti e luoghi della cultura.
Trasversale ai settori la proroga della procedura di restituzione dei crediti d’imposta ricerca e sviluppo indebitamente percepiti, con la scadenza per attivarla che slitta al 31 ottobre 2023.
Bonus 150 euro per redditi fino a 20mila euro
Nel dl Aiuti ter trova spazio anche un'integrazione al bonus anti inflazione del primo dl Aiuti.
Questa volta il bonus sociale una tantum vale 150 euro ed è destinato a dipendenti, pensionati e autonomi con redditi inferiori a 20.000 euro lordi annui. Secondo le stime del Governo, circa 22 mila persone che potranno ottenere il bonus 150 euro in aggiunta al bonus 200 euro.
Risorse per enti locali e SSN
Il decreto incrementa di 200 milioni di euro il contributo straordinario in favore di Regioni ed enti locali, di cui 160 milioni di euro in favore dei comuni e 40 milioni di euro in favore delle città metropolitane e delle province. Altri 400 milioni vanno a incrementare il finanziamento statale per il fabbisogno sanitario standard, mentre 100 milioni di euro contribuiscono a coprire i maggiori costi sostenuti per l’acquisto del carburante per l’alimentazione dei mezzi di trasporto locale e regionale su strada, lacuale, marittimo e ferroviario.
Specifiche misure sono dirette a facilitare l’installazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili sui beni demaniali in uso al Ministero dell’interno, del Ministero della giustizia e degli uffici giudiziari, anche ricorrendo, per la copertura degli oneri, alle risorse del PNRR, Missione 2, previo accordo con il Ministero della transizione ecologica.
Procedure accelerate e fondi per il PNRR
Un pacchetto di misure, raccolto sotto al Capo III del dl 144-2022, riguarda poi l'attuazione del Recovery Plan e insiste soprattutto sulla semplificazione e accelerazione delle procedure, ad esempio per il Programma nazionale per la gestione dei rifiuti, per l’installazione di infrastrutture di ricarica di veicoli elettrici e per gli investimenti siderurgici legati all’idrogeno a Taranto.
Il decreto interviene poi su ambiti specifici, come l'istruzione, con misure quali i criteri di riforma degli istituti tecnici, interventi per il potenziamento degli istituti professionali e l'istituzione di un Fondo per l’housing universitario, dotato di 660 milioni di euro, per acquisire nuovi posti letto presso alloggi o residenze per studenti delle istituzioni della formazione superiore.
Ulteriori fondi sono stanziati per rafforzare le farmacie rurali sussidiate che si trovano al di fuori delle aree interne e per sostenere le iniziative assunte dall’Unione europea nel quadro della nuova Assistenza MacroFinanziaria (AMF) eccezionale a favore dell’Ucraina.
Sostegno anche alla realizzazione degli interventi a titolarità degli enti locali, per cui si prevedono - oltre al supporto di Invitalia sul fronte tecnico - l'accesso al sostegno finanziario del “Fondo per l’avvio di opere indifferibili” anche per i progetti finanziati dal Piano Complementare al PNRR e la possibilità di utilizzare eventuali economie di contratti o contributi pubblici relativi agli interventi del Recovery per gestire i maggiori oneri collegati all'inflazione.
Nel pacchetto PNRR rientrano anche nuove disposizioni in materia di concorso per l’accesso alla magistratura ordinaria e disincentivi alle imprese che delocalizzano, compresa la revoca dei benefici statali ricevuti laddove la delocalizzazione comporti più del 40% di licenziamenti dei dipendenti.
Rifinanziamento del Fondo 394/81 PNRR
Vengono stanziati fino a 880 milioni di euro in più per il Fondo 394/81 di SIMEST relativo al PNRR, per assicurare adeguata copertura finanziaria alle domande rimaste escluse dalle agevolazioni per carenza di risorse.
Come funziona il Fondo 394 SIMEST PNRR?
Il testo del dl Aiuti ter e della legge di conversione
Photo credit: Simone Ramella