In Gazzetta ufficiale i decreti ministeriali in materia di agevolazioni a sostegno delle attività di ricerca
> MIUR – contributi per quattro nuovi Cluster tecnologici nazionali
> MIUR – PNR, piano stralcio Ricerca e Innovazione 2015-2017
I decreti attuano le misure per la ricerca scientifica e tecnologica previste dal decreto-legge n. 83-2012.
> FRI e Fondo Crescita Sostenibile – finanziamenti per ricerca e sviluppo
Decreto Ministeriale n. 593-2016 – Agevolazioni finanziarie
Il primo decreto contiene le disposizioni per la concessione delle agevolazioni finanziarie previste dal dl n. 83 del 2012, in forma di contributi a fondo perduto, finanziamenti agevolati, garanzie, voucher di innovazione e credito di imposta, a valere sulle disponibilità del Fondo per gli investimenti nella ricerca scientifica e tecnologica (FIRST), ripartite con decreto MIUR di concerto con il MEF, e a valere su altri fondi gestiti dal Ministero.
Le Linee di intervento del FIRST si articolano in:
- Linea di intervento 1: interventi di ricerca fondamentale, ricerca industriale, ricerca e sviluppo sperimentale, infrastrutturazione, formazione di capitale umano, trasferimento tecnologico e spin off di nuova imprenditorialità innovativa;
- Linea di intervento 2: appalti pre-commerciali di ricerca e sviluppo sperimentale, anche attraverso interventi cofinanziati con pubbliche amministrazioni, in risposta a esigenze di particolare rilevanza sociale (social big challenges);
- Linea di intervento 3: interventi di innovazione sociale (social innovation), prioritariamente proposti da giovani i cui requisiti di partecipazione sono definiti nei singoli bandi/avvisi;
- Linea di intervento 4: interventi nazionali di ricerca fondamentale o di ricerca industriale inseriti in accordi e programmi comunitari e internazionali.
In linea generale i soggetti ammissibili agli interventi sono le imprese, le università, gli enti e gli organismi di ricerca o qualsiasi altro soggetto giuridico in possesso dei requisiti previsti dai bandi.
Per iniziative volte a rispondere a grandi sfide riferite a settori strategici per il Paese, il Ministero procede all'acquisizione di servizi di R&S mediante appalti pubblici pre-commerciali aperti alle imprese, in forma singola o associata, alle università, agli enti pubblici di ricerca e agli altri organismi di ricerca e diffusione della conoscenza.
Nel caso degli spin off per attività di ricerca, invece, le domande possono essere presentate da professori e ricercatori universitari, dagli enti pubblici di ricerca, da dottorandi e titolari di assegni di ricerca.
Le tematiche, i limiti di costo, i criteri di selezione dei progetti, le modalità per la presentazione delle domande e i termini per la conclusione delle attività di valutazione sono definiti nei singoli bandi. In caso di esito positivo, il Ministero adotta il decreto di concessione delle agevolazioni e le erogazioni sono effettuate con cadenza quadrimestrale, decorrente dalla data di avvio delle attività.
Le agevolazioni sono revocate, in tutto o in parte, in caso di:
- perdita di uno o più requisiti di ammissibilità, compreso il fallimento del soggetto beneficiario o l'apertura di altra procedura concorsuale;
- morosità e mancata restituzione degli interessi di preammortamento ovvero delle rate di finanziamento concesso;
- mancata realizzazione del progetto o mancato raggiungimento degli obiettivi previsti;
- altri casi previsti dai singoli avvisi.
> DM n. 593 del 26 luglio 2016
Decreto Ministeriale n. 594-2016 – Interventi diretti per ricerca fondamentale
Il secondo decreto contiene le disposizioni procedurali per la selezione e la gestione dei progetti di ricerca fondamentale ammessi a valere sulle risorse del Fondo per gli investimenti nella ricerca scientifica e tecnologica (FIRST), annualmente ripartite con decreto del MIUR, adottato di concerto con il Ministro dell'Economia e delle Finanze.
I progetti possono essere presentati dalle università e dalle istituzioni universitarie italiane, statali e non statali, comprese le scuole superiori ad ordinamento speciale, e dagli enti pubblici di ricerca vigilati dal MIUR, in risposta ad appositi bandi.
Le tematiche possono riguardare qualsiasi campo nell'ambito dei settori determinati dal Consiglio europeo della ricerca (ERC) e i finanziamenti sono concessi nella forma di contributo nella spesa.
Le spese ammissibili comprendono:
- personale,
- strumenti e attrezzature,
- servizi di consulenza scientifica o di assistenza tecnico-scientifica,
- altri costi di esercizio (materiali di consumo; pubblicazione di libri; missioni all'estero e partecipazione a eventi formativi e/o divulgativi all'estero; costi per l'acquisizione e l'utilizzo di brevetti);
- spese generali, nei limiti individuati dal decreto.
Le proposte vengono valutate secondo le prassi internazionali della "peer review" e sono ammesse a finanziamento fino all'esaurimento delle risorse disponibili.