Invitalia fa il punto sulle prime candidature in risposta al bando per i Contratti di sviluppo: dall'apertura dello sportello - alle ore 12.00 del 10 giugno - sono stati presentati 37 progetti, ma altri 52 sono già in via di compilazione.
Contratti di sviluppo
Dopo l'esperienza avviata nell'ambito del PON Ricerca e Competitività 2007-2013, lo strumento del Contratto di sviluppo è stato rinnovato nella nuova programmazione con lo stanziamento di 250 milioni di euro a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020.
Gli investimenti possono riguardare tre settori:
- il comparto industriale, compresa la trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli,
- il settore turistico, incluse le attività commerciali, per un importo non superiore al 20% delle spese complessive,
- il campo della tutela ambientale.
Agli investimenti possono essere abbinati anche programmi di ricerca e sviluppo e per l'innovazione, purchè funzionali al progetto.
Le tipologie di investimenti ammesse, invece, sono:
- creazione di una nuova unità produttiva;
- ampliamento di un'unità produttiva esistente;
- riconversione di un'unità produttiva esistente;
- cambiamento fondamentale o notevole miglioramento del processo produttivo di un'unità esistente, ad esempio in termini di riduzione dei costi o dell'impatto ambientale oppure di miglioramento della sicurezza sul lavoro;
- acquisizione di un'unità esistente chiusa o a rischio chiusura, purchè localizzata in una delle aree di crisi identificate dal MISE, per salvaguardare l'occupazione.
I beneficiari delle agevolazioni del Contratto di sviluppo sono imprese italiane ed estere, per programmi di investimento proposti in forma singola o congiunta. Nel caso della partecipazione in forma di contratto di rete, il programma deve essere realizzato interamente dalle imprese già aderenti al network, cui possono aggiungersi solo enti e organismi di ricerca per le attività di R&S e relative all'innovazione.
L'importo dei programmi di investimento non deve essere inferiore a 20 milioni di euro, con la sola eccezione della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, per cui la soglia minima scende a 7,5 milioni di euro, e dei programmi di ricerca, sviluppo e innovazione, per cui è pari a 1,5 milioni di euro.
Gli incentivi previsti, infine, sono:
- contributo a fondo perduto in conto impianti per investimenti nell'industria, nel turismo e per la tutela dell'ambiente,
- contributo a fondo perduto alla spesa solo per attività di R&S e innovazione,
- finanziamento agevolato,
- contributo in conto interessi,
e possono essere concessi singolamente o in maniera combinata tra loro.
Le prime candidature
Un totale di 37 progetti, per un investimento complessivo di 1,6 miliardi, richieste di agevolazioni per 818 milioni di euro e un incremento occupazionale previsto di oltre 3mila nuovi addetti. E' questo il quadro fornito da Invitalia sui primi progetti presentati dall'apertura del bando per i Contratti di sviluppo.
Delle 37 candidature, cinque riguardano le Regioni del Nord, mentre le altre 32 sono localizzate al Sud, in linea con la previsione di destinare l'80% delle risorse al Mezzogiorno e il restante 20% al Centro-Nord.
Quanto ai settori di intervento, prevalgono i progetti di sviluppo industriale (16), seguiti dalle attività turistiche (10), dalla trasformazione di prodotti agricoli (9) e infine dalla tutela ambientale (2).
Lo strumento rimarrà aperto fino all'esaurimento dei fondi. Secondo le previsioni di Invitalia, oltre ai 250 milioni di euro del FSC 2014-2020 già stanziati, ulteriori risorse verranno dal PON Imprese e Competititività 2014-2020 in via di approvazione da parte della Commissione europea e dai fondi residui della scorsa programmazione, che aveva previsto un miliardo e 300 milioni di euro per i Contratti di sviluppo.
Links
Contratti di sviluppo - domande di agevolazione da giugno
Contratti di Sviluppo: Italia si adegua a norme Ue per aiuti di Stato
Author: T-Hino / photo on flickr