Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) sblocca i 15 milioni di euro destinati al settore moda dalla legge Made in Italy per valorizzare la filiera delle fibre tessili naturali e della concia delle pelle.
Legge Made in Italy: contributi e finanziamenti per filiera legno-arredo e produzione tessile
La misura, già rifinanziata dalla manovra 2025 per il triennio 25-27 con ulteriori 15,5 milioni di euro, mira a sostenere le imprese dell'industria tessile, e in particolare ad aumentarne l’autonomia nell'approvvigionamento delle materie prime naturali, attraverso contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati.
Come funziona il bando MIMIT per la filiera tessili naturali e concia pelle
Prevista dall'articolo 10 della legge Made in Italy 206-2023, che le ha destinato 15 milioni di euro per l'annualità 2024, l'agevolazione è regolata dal decreto interministeriale firmato il 10 dicembre 2024 dal ministro delle Imprese Adolfo Urso, di concerto con i Ministri dell’Economia e delle Finanze e dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Giorgetti e Pichetto Fratin.
In base al decreto, appena pubblicato sul sito del MIMIT, i 15 milioni dedicati alla valorizzazione della filiera delle fibre tessili naturali e della concia della pelle per il 2024 sono distribuiti tra due linee di intervento:
- Linea A Crescita e innovazione, finanziata con 7 milioni di euro, per il sostegno agli investimenti finalizzati all’aumento della capacità produttiva, comunque nel rispetto dei criteri di sostenibilità ambientale e di riduzione degli sprechi;
- Linea B Sostenibilità ambientale, con un budget da 8 milioni di euro, che copre invece le spese per l’acquisizione di beni strumentali, certificazioni ambientali di prodotto e di processo, utilizzo di fibre tessili di origine naturale e di materiali provenienti da processi di riciclo e di scarto di lavorazioni.
Un ulteriore criterio di distribuzione delle risorse verte sulle due forme di aiuto previste nell'ambito della misura: 10 milioni di euro sono destinati alla concessione di contributi a fondo perduto; 5 milioni vanno ai finanziamenti agevolati, prestiti a tasso zero, da restituire in dieci anni, riservati solo ai progetti di investimento di taglia più grande.