
Con il decreto del 18 settembre, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 29 ottobre, il MIMIT ha individuato le modalità per favorire la sperimentazione di nuove tecnologie televisive, anche con riferimento al 5G, attraverso la presentazione di proposte progettuali da parte di soggetti operanti nel settore, mediante la costituzione di partenariati.
5G per la televisione: cosa finanzia il bando MIMIT
Possono presentare progetti gli operatori di rete, anche 5G, di comunicazione elettronica ad uso pubblico, i fornitori di servizi media audiovisivi, le piccole e medie imprese (PMI) con competenze specifiche nel settore di riferimento.
Per partecipare è necessario che queste aziende siano a capo di un raggruppamento cui devono obbligatoriamente aderire uno o più soggetti appartenenti ad altre categorie, nello specifico almeno un partner tra:
- startup innovative,
- imprese sociali,
- istituzionali scolastiche e/o educative,
- università e/o enti di ricerca.
Inoltre, i soggetti interessati devono avere sede in Italia ed essere regolarmente costituiti e iscritti come attivi nel registro delle imprese e/o REA.