Alloggi accessibili: parte la caccia ai fondi europei per l'housing

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|25 marzo 2025Pulsante icona social per XPulsante icona social per LinkedInPulsante icona social per Facebook
Tema chiave della Commissione von der Leyen bis, per la prima volta con un commissario dedicato, l'impegno UE per alloggi accessibili incrocia le principali politiche di finanziamento dell'Unione europea, dalla Coesione alla PAC, chiamando in causa anche la BEI. Il Parlamento europeo è pronto a fare la sua parte, con la commissione speciale per la crisi abitativa (HOUS) presieduta dall'italiana Irene Tignali, che ieri ha chiarito: nessun pregiudizio e perimetro predefinito, ma ricerca di strumenti flessibili e mirati per l'emergenza casa. Fitto: nessuna centralizzazione della Coesione, ma riforma necessaria

In coincidenza con l'evento congiunto organizzato dal Parlamento europeo e dalla Commissione "Alloggi accessibili: affrontare la crisi abitativa nell’Unione europea", ieri la presidente della commissione speciale HOUS, Irene Tinagli, ha tenuto un punto stampa per illustrare il percorso appena avviato. Un percorso che condurrà al rapporto del PE da inoltrare alla Commissione europea, responsabile dell'European Affordable Housing Plan, slittato dal 2025 all'inizio del 2026.

Si tratterà del primo piano dell'UE per gli alloggi accessibili, ha detto Tinagli, sottolineando che la commissione speciale lavora senza pregiudizi e intende raccogliere idee, buone pratiche, ma anche criticità, per arrivare ad affrontare la crisi abitativa e migliorare l'accesso alla casa, soprattutto per le persone più vulnerabili.

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