Emergenza abitativa, una legge per trovare nuovi fondi e incentivi

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|08 aprile 2025|Aggiornato: 10 aprile 2025Pulsante icona social per XPulsante icona social per LinkedInPulsante icona social per Facebook
C'è un'emergenza che è trasversale e comune nella maggior parte delle città italiane: quella abitativa. Fasce marginalizzate di popolazione che non riescono più ad accedere al libero mercato residenziale, espulse dalle città, dove però ruota la loro vita lavorativa e relazionale. Due disegni di legge, accorpati, fanno il punto e trovano delle soluzioni auspicando anche un sistema incentivante per il privato che decida di investire nell'edilizia agevolata e per i lavori di ristrutturazione di questo patrimonio abitativo spesso fatiscente. In arrivo la piattaforma di investimento paneuropea per gli alloggi accessibili

Iniziamo con dei numeri: l'Ance, l'associazione nazionale costruttori edili, ha appena aggiornato quelli relativi all'emergenza abitativa. In Italia circa un milione e mezzo di famiglie vive in condizione di disagio abitativo, per 10 milioni di nuclei familiari con reddito inferiore a 24mila euro acquistare o affittare casa è insostenibile nelle grandi città. Solo il 3,8% delle famiglie vive in abitazioni di edilizia sociale pubblica, mentre in Austria è il 24%, in Francia il 16%, in Olanda il 29%. Ci sono più di 650.000 le famiglie in graduatoria per un alloggio pubblico in Italia, 60 mila gli sfratti eseguiti ogni anno, l'80% dei quali per morosità. I prezzi delle case nell'Ue sono aumentati del 48% negli ultimi 8 anni.

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