Con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale, entra in vigore oggi la legge n. 6-2023, conversione del decreto Aiuti quater 176-2022, approvato in via definitiva il 12 gennaio scorso. Nel provvedimento, oltre al taglio del superbonus, che dal 110 passa al 90%, anche la proroga dei crediti d’imposta energia e misure per aiutare terzo settore, sport ed enti locali a far fronte al caro bollette.
Legge di bilancio 2023: guida agli incentivi per imprese, famiglie e lavoratori
Nelle attese iniziali nel decreto-legge 176 del 18 novembre 2022, meglio noto come Aiuti quater, dovevano rientrare prevalentemente le misure per contrastare gli aumenti di bollette e carburante. Ma alla luce dei tempi stretti della Manovra 2023 il governo Meloni ha deciso di anticipare e includere nell’Aiuti quater alcuni dossier critici, come le modifiche del superbonus.
Aiuti energia e superbonus sono i più noti - ma non gli unici - tasselli che compongono il decreto 176/2022, convertito con la legge n. 6-2023 pubblicata il 17 gennaio in Gazzetta ufficiale. Ecco cosa prevede il provvedimento.
Aiuti contro i rincari energetici e del carburante
Una parte importante dell'Aiuti quater riguarda i rincari energetici e l'aumento del costo del carburante. Nel provvedimento sono previste diverse misure rivolte a un'ampia platea di soggetti, dalle imprese agli Enti locali passando per agricoltura e terzo settore.
Crediti d’imposta gas e elettricità
Nel testo trova innanzitutto spazio l’attesa proroga fino a fine anno delle misure contro il caro energia.
Nel dettaglio ad essere prorogati sono una serie di incentivi rivolti alle imprese:
- i crediti d’imposta con aliquote al 40% per le imprese energivore e gasivore;
- il tax credit del 30% per le piccole imprese che usano energia con potenza a partire dai 4,5 kW.
Prevista anche la possibilità per le imprese di chiedere una rateizzazione delle bollette fino a 36 mesi per i consumi effettuati dal 1° ottobre 2022 al 31 marzo 2023 e fatturati entro il 30 settembre 2023.
Nel decreto trova spazio anche un tax credit per l’acquisto di gas naturale per imprese non gasivore. Si tratta di un contributo straordinario, sotto forma di credito di imposta, pari al 40% della spesa sostenuta per l’acquisto del medesimo gas nel mese di dicembre 2022 per usi diversi dal termoelettrico.
Per saperne di più sui crediti d'imposta energia
Aiuti energia non solo alle imprese: più fondi a Enti locali, trasporti pubblici, terzo settore e sport contro il caro bollette
Il provvedimento prevede contributi per far fronte all’aumento delle utenze di energia elettrica e gas non solo per le imprese ma per un’ampia platea di soggetti.
Tra questi figurano gli Enti locali: il contributo straordinario previsto per garantire la continuità dei servizi erogati viene aumentato di 150 milioni per il 2022, di cui 130 milioni in favore dei Comuni e 20 milioni per province e città metropolitane.
320 milioni in più anche per il trasporto pubblico locale e regionale per sostenere il settore a fronte degli eccezionali aumenti dei prezzi dell’energia elettrica e del carburante dovuti alla crisi internazionale in atto.
Spazio anche alle società e alle associazioni sportive: aumenta di 10 milioni di euro la dotazione 2022 del Fondo unico a sostegno del potenziamento del movimento sportivo italiano per far fronte all’aumento dei costi dell’energia termica ed elettrica. Dotazione che così viene portata a 60 milioni.
Alla luce dell'incremento dei costi energetici il decreto prevede anche un incremento dei fondi previsti per alimentare:
- il contributo straordinario per alcuni enti che gestiscono servizi sociosanitari e socioassistenziali svolti in regime residenziale o semiresidenziale (50 milioni in più, si passa così da 120 a 170 milioni);
- il contributo straordinario per soggetti del Terzo settore o assimilabili (anche in questo caso 50 milioni in più, si passa da 50 a 100 milioni).
Sconto ridotto su benzina, diesel e gpl
Ritoccato nel corso dell’iter parlamentare lo sconto sulle accise dei carburanti: mentre la versione iniziale del decreto prevedeva una proroga fino a fine anno degli sconti su benzina, diesel e gpl praticati dall’inizio della crisi energetica, la versione definitiva dell’Aiuti quater diminuisce la portata del taglio alle accise per il mese di dicembre.
Prorogata al 31 dicembre 2022 l’applicazione di un’aliquota IVA ridotta, pari al 5%, alle forniture di gas naturale impiegato in autotrazione.
Credito d’imposta per le imprese agricole
Sempre in tema carburanti, il DL 176-2022 proroga dal 31 marzo al 30 giugno 2023 i termini per l’utilizzo, in capo a beneficiari e cessionari, del credito d'imposta per l’acquisto del carburante concesso dall’Aiuti ter per le imprese agricole, agromeccaniche e della pesca.
Più fondi per il bonus sociale
Il decreto prevede lo stanziamento di fondi ad hoc anche per il cosiddetto bonus sociale, gli aiuti dedicati alle famiglie più vulnerabili per pagare le bollette di luce e gas. In particolare è autorizzata la spesa di 410 milioni di euro per l’anno 2022 per il rafforzamento dei bonus sociali.
Superbonus e altri incentivi nell'Aiuti quater
L'altro importante capitolo inserito nell'Aiuti quater riguarda il superbonus, che dal 110% passa al 90%. Ma non è l'unico bonus inserito nel DL 176/2022.
Una delle novità più note introdotte dall’Aiuti quater riguarda il superbonus, che a partire dal 2023 scende dal 110 al 90%, salvo però alcune eccezioni per le quali il superbonus resta al 110%.
Possibile, inoltre, allungare i termini per avvalersi dell’agevolazione fiscale nei casi di cessione dei crediti d'imposta legati al superbonus. In pratica - limitatamente ai crediti d’imposta le cui comunicazioni di cessione o di sconto in fattura sono state inviate all’Agenzia delle entrate entro il 31 ottobre 2022 - è possibile ripartire l’utilizzo del credito residuo in 10 rate annuali.
Inoltre si innalza il limite del numero di cessioni del credito previste per gli interventi di efficientamento energetico e recupero edilizio, che viene portato da due a tre.
Infine, nel decreto Aiuti quater è stata introdotta una misura finalizzata a sopperire alle esigenze di liquidità delle imprese che hanno realizzato interventi edilizi previsti dal superbonus: SACE può concedere garanzie in favore di banche, istituzioni finanziarie e soggetti abilitati al credito, per finanziamenti a favore di tali imprese.
Per saperne di più sulle modifiche al superbonus
Meno fondi per il bonus trasporti
A vedere un taglio dei fondi disponibili è invece il cosiddetto bonus trasporti: il fondo che alimenta il bonus per l’acquisto di un abbonamento ai trasporti pubblici e ferroviari viene infatti ridotto di 50 milioni di euro, passando così da 190 a 140 milioni di euro.
Benefit aziendali esentasse e fringe benefit fino a 3mila euro
Prevista una misura di welfare aziendale che punta a incrementare gli stipendi dei lavoratori, attraverso il rimborso anche delle utenze di acqua, luce e gas.
Il decreto Aiuti quater innalza per il 2022 il tetto dell’esenzione fiscale dei cosiddetti fringe benefit aziendali, fino a 3mila euro.
Per saperne di più sui fringe benefit aziendali
Bonus POS fino a 50 euro
Il decreto stanzia 80 milioni di euro per la concessione di un credito d’imposta agli esercenti per la trasmissione della fattura telematica all’Agenzia delle entrate. Il contributo è pari al 100% della spesa sostenuta, fino a 50 euro per ogni registratore telematico acquistato.
Esenzioni IMU per cinema, teatri e sale concerti
Per il settore dello spettacolo (cinema, teatri, sale per concerti) non è dovuta la seconda rata IMU per gli immobili, a condizione che i proprietari siano anche i gestori delle attività.
Esenzione bollo emergenze
Si introduce una disposizione che prevede, a regime, l’esenzione dall’imposta di bollo per le domande presentate per la richiesta di contributi, aiuti o sovvenzioni, comunque denominati, a favore delle popolazioni colpite da eventi calamitosi.
Le altre misure del decreto Aiuti quater
Nel decreto non mancano una serie di rifinanziamenti diretti a sostenere investimenti pubblici di varia natura.
Il DL 176-2022 prevede l'istituzione di un Fondo per investimenti di rigenerazione urbana a favore dei Comuni con popolazione inferiore a 15 mila abitanti. Fondo che potrà contare su un budget di 235 milioni per il biennio 2025-2026, risorse provenienti a loro volta da un fondo previsto dalla manovra 2020.
Il decreto mette a disposizione 200 milioni di euro per fronteggiare gli effetti derivanti dagli eccezionali eventi meteorologici del 15 settembre 2022, l’alluvione che ha colpito parte delle province di Ancona, Pesaro-Urbino e Macerata.
Previsto infine un incremento, pari a poco più di 1 miliardo di euro per l'anno 2022, dell'autorizzazione di spesa relativa al finanziamento concesso al Gestore dell'infrastruttura ferroviaria nazionale a copertura degli investimenti relativi alla rete tradizionale, compresi quelli per la manutenzione straordinaria.
La legge di conversione n. 6 del 13 gennaio 2023 nella Gazzetta ufficiale del 17 gennaio 2023