Motori accesi per la misura di sostegno alle imprese che erogano servizi di trasporto persone su autobus, non sottoposte a obbligo di servizio pubblico, alle prese con l’aumento del costo del carburante.
Il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, ha infatti firmato il decreto che definisce le modalità di erogazione del Fondo istituito dal decreto Aiuti bis (dl n. 115-2022).
Sul tavolo ci sono 15 milioni di euro con cui il MIMS erogherà un contributo, calcolato in base alle spese sostenute tra maggio e agosto.
Come funziona il contributo per il caro carburante
In linea con decine di misure pubblicate in questi anni difficili in cui le imprese, prima per il Covid e ora per l’impennata dei prezzi delle materie prime, si trovano sempre più in difficoltà, anche il Fondo contro il caro carburante è una misura pro-liquidità.
L’incentivo, infatti, è stato predisposto dal decreto Aiuti bis per sostenere le imprese che erogano servizi di trasporto persone su autobus, non sottoposte a obbligo di servizio pubblico e che incontrano vincoli di liquidità dovuti agli aumenti eccezionali dei prezzi dei carburanti e dei prodotti energetici.
L’agevolazione è infatti destinata a ristorare tali imprese per “l’acquisto di carburante destinato all’alimentazione di autobus M2 e M3 a basso impatto ambientale (a metano - CNG, gas naturale liquefatto - GNL, ibrido diesel/elettrico, a motorizzazione termica almeno di classe Euro 5)”, spiegano dal ministero. Più nello specifico “il contributo è riconosciuto fino al 20% della spesa sostenuta nel secondo quadrimestre del 2022, al netto dell’imposta sul valore aggiunto”.
Come già accennato, la misura è destinata alle imprese di trasporto che esercitano servizi interregionali di competenza statale, alle imprese titolari di autorizzazione all’esercizio della professione e a quelle titolari di autorizzazione rilasciate dalle Regioni e dagli Enti locali, nonché alle imprese di trasporto di persone effettuato mediante noleggio di autobus con conducente.
Come fare domanda per il bonus per il caro carburante
La misura prevede l’istituzione di una Commissione di validazione che esegua l’istruttoria sulle domande ricevute per valutarne l’ammissibilità.
Nonostante, infatti, le domande debbano essere sottoscritte digitalmente e trasmesse dal rappresentante legale dell'impresa tramite la piattaforma https//carburantebus2022 che acquisisce tutte le informazioni necessarie (i dati dell'impresa, quelli di immatricolazione di ciascun autobus per la cui alimentazione è stata emessa la fattura, l’entità del ristoro richiesto, gli estremi per il versamento del ristoro riconosciuto), alla domanda deve essere allegata anche la copia delle fatture o la documentazione attestante l’acquisto avvenuto in Italia del carburante per l'alimentazione degli autobus relative al secondo quadrimestre 2022.
Una volta completata l’istruttoria, la Commissione trasmette gli esiti alla società CONSAP, individuata quale gestore esterno in considerazione del consistente volume di documentazione da verificare per la concessione del contributo.
Infine è prevista un’attività di verifica da parte della competente Direzione generale anche successiva all’erogazione dei ristori per un’eventuale revoca del ristoro nel caso in cui l’impresa commetta gravi irregolarità in merito alle dichiarazioni sostitutive prodotte.
Foto di Kindel Media