Idrogeno: in overbooking i bandi PNRR su hydrogen valleys e ricerca. In arrivo decreto per settori hard to abate

|In Evidenza|03 marzo 2023

Idrogeno - Foto di akitada31 da PixabayImprese e enti di ricerca hanno mostrato grande attenzione per i bandi PNRR dedicati all’idrogeno. Da un lato ci sono gli avvisi delle Regioni dedicati alle hydrogen valleys, prorogati in molti casi o per cui sono arrivate richieste che superano i 100 milioni di euro. In overbooking anche il bando sulle attività di ricerca, per cui sarebbero pronti nuovi fondi. Ed è in arrivo il decreto per assegnare i fondi PNRR per l’impiego dell’idrogeno in settori hard-to-abate. 

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A fare il punto sull’andamento dei bandi PNRR dedicati all’idrogeno è stato il direttore generale incentivi energia del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Mauro Mallone, intervenendo all’evento di presentazione del libro bianco “Il vettore idrogeno: stato dell’arte e potenzialità dell’industria italiana”, organizzato da RSE (Rircera Sistema Energetico) e Federazione ANIE.

L’attenzione da parte di imprese ed enti di ricerca è altissima, forse superiore alle aspettative del Governo, al punto che per alcuni bandi si pensa a una nuova iniezione di risorse. Facciamo il punto. 

Bandi PNRR per le hydrogen valleys tra scadenze prorogate e overbooking

Partiamo dalle imprese, cui si rivolgono i bandi per la creazione di hydrogen valleys: sul piatto ci sono 450 milioni di euro per sostenere la produzione di idrogeno verde in aree industriali dismesse. Fondi messi a disposizione delle Regioni e delle Province autonome, che hanno pubblicato nei mesi scorsi i bandi per sostenere gli investimenti delle aziende nei territori per realizzare impianti di produzione di idrogeno verde. 

La grande attenzione verso questi bandi ha spinto diverse Regioni a prevedere un’estensione dei termini per l’invio delle domande. Al di là delle proroghe, quel che vale la pena sottolineare è la massiccia partecipazione delle imprese agli avvisi regionali: “Devo ammettere che ero il primo ad avere qualche preoccupazione circa il reale riscontro che avrebbe avuto il bando”, sottolinea Mallone. Preoccupazione inizialmente condivisa dagli operatori del settore e di cui avevamo parlato in questo articolo ma che sembrerebbe finora smentita dalle cifre fornite dal direttore generale incentivi energia del MASE: in molte regioni, “a fronte di stanziamenti in media di 20 milioni per ciascun ente, sono pervenute richieste nell’ordine dei 100-120 milioni di euro”.

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