Docenti e ricercatori impatriati, i codici per prorogare il regime agevolato

|In Evidenza|12 gennaio 2022

Regime agevolato docenti e ricercatori impatriati - Foto di Artem Podrez da PexelsArrivano dall'Agenzia delle entrate i codici tributo che docenti e ricercatori rientrati in Italia prima del 2020 devono indicare per il versamento che proroga il regime speciale per gli impatriati. Ecco le ultime novità sulle agevolazioni per il 'rientro dei cervelli'.

Rientro dei cervelli, guida all'agevolazione per i lavoratori impatriati

Incentivare il rientro in Italia di soggetti con alte qualificazioni e specializzazioni, favorendo in tal modo lo sviluppo tecnologico, scientifico e culturale del paese. È questo l'obiettivo dell'agevolazione nota anche come "rientro dei cervelli", il regime speciale per docenti e ricercatori impatriati stabilito dall'articolo 44 del decreto legge n. 78 del 31 maggio 2010.

La norma, già oggetto di diversi documenti di prassi dell'Agenzia delle Entrate e aggiornata dal decreto legge 34-2019, ha subito un'importante modifica grazie alla legge di Bilancio 2022 (legge n. 234/2021), che ne ha ampliato la platea dei beneficiari.

A proposito di quest'ultima novità, l'Agenzia ha reso noti i codici tributo "1880" e "1881" che ricercatori e docenti iscritti all'AIRE o cittadini UE trasferiti in Italia prima del 2020 e beneficiari, al 31 dicembre 2019, del regime agevolativo dovranno inserire nel modello F24 Elide per esercitare l’opzione che consente loro di prorogare il beneficio.

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