Bilancio europeo post 2020: chi vince e chi perde

|Studi e Opinioni|30 aprile 2018

European Commission - photo credit: LIBER EuropeIl 2 maggio la Commissione europea presenterà le sue proposte per il prossimo bilancio UE. Come quello attuale, in scadenza nel 2020, il nuovo Quadro finanziario dovrà coprire un orizzonte pluriennale e fornire risorse sufficienti per centrare le priorità politiche dell'Unione, nonostante la Brexit e la conseguente perdita del contributo del Regno Unito.

Quadro finanziario pluriennale – gli scenari per il bilancio UE post 2020

Ogni sette anni l'Unione europea decide il futuro delle sue finanze e gli Stati membri si impegnano per mesi in estenuanti trattative per ottenere il più possibile da quanto versano al bilancio UE, secondo il principio noto come “il giusto ritorno”. Un meccanismo che la Commissione europea chiede di abbandonare in occasione dei negoziati per il prossimo Quadro finanziario pluriennale, il primo che dovrà fare a meno del contributo di Londra e allo stesso tempo coprire le spese per nuove esigenze comuni, dalla sicurezza alla pressione migratoria, fino alla lotta ai cambiamenti climatici.

Il motivo di questa richiesta di cambio di prospettiva sta tutto nella difficile contingenza che vede

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