La futura PAC dovrà garantire stabilità ai redditi agricoli, sicurezza alimentare, prezzi ragionevoli per i consumatori, incentivi per la transizione verde. Sono le priorità per la Politica agricola comune post 2027 indicate dai ministri degli Stati membri riuniti nel Consiglio Agricoltura in vista delle proposte legislative della Commissione europea, attese il prossimo anno. Proposte che - a differenza di quanto emerge dalla lettera di missione del commissario designato al Bilancio Piotr Serafin - secondo i 27 dovrebbero assicurare una PAC “separata e indipendente”.
Aiuti PAC mirati e Fondo transizione giusta agricoltura: le ipotesi sul tavolo di Bruxelles
Le conclusioni sulla PAC post 2027 sono state approvate dai ministri nel Consiglio Agricoltura del 9 dicembre all'unanimità e confermano il cambiamento di approccio alla Politica agricola comune che ha fatto seguito alla protesta dei trattori e ha spinto la Commissione ad avviare il Dialogo strategico sul futuro dell'agricoltura dell'UE.
Meno politica ambientale, più strettamente politica agricola, secondo i 27 la PAC dovrà prevedere incentivi adeguati per compensare e premiare gli impegni green delle imprese agricole. La nuova