Il Consiglio difende i principi della Coesione. Serve chiarezza sui National Plans

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|28 marzo 2025Pulsante icona social per XPulsante icona social per LinkedInPulsante icona social per Facebook
Il Consiglio Affari generali dedicato al futuro della Politica di Coesione ribadisce la linea già espressa un anno fa in difesa di gestione condivisa e governance multilivello. Un assetto messo in discussione dai National Plans prospettati dalla comunicazione sul Quadro finanziario pluriennale (QFP) 2028-2034, su cui la Commissione deve rendere “ulteriori spiegazioni”. Fondi europei post 2027: il Consiglio conferma i pilastri della Politica di Coesione

Se infatti le conclusioni del 28 marzo sono quasi sovrapponibili a quelle adottate dallo stesso Consiglio Affari generali nel giugno dello scorso anno, con la difesa di tutti i principi chiave della Politica di Coesione, è dal paper proposto dalla presidenza polacca come base per la discussione odierna che emerge la perplessità per la nebulosità delle proposte della Commissione europea.

Nella comunicazione sul QFP 2028-2034 l'Esecutivo UE propone un nuovo approccio al bilancio UE con al centro un piano nazionale per ciascun Paese, che contempli riforme e investimenti e sia incentrato sulle priorità comuni, tra cui la promozione della coesione economica, sociale e territoriale.

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