La Politica di Coesione deve continuare a contribuire agli obiettivi strategici dell’UE in tutte le regioni e mantenere i principi chiave della gestione condivisa, della governance multilivello, dell'approccio basato sul territorio e del principio di partenariato. E' quanto emerge dalle conclusioni del Consiglio Affari Generali che, in vista del Vertice dei capi di Stato e di Governo del 27-28 giugno che adotterà l'Agenda strategica dell'Unione per il periodo 2024-2029, oggi ha discusso le priorità della nuova legislatura e il futuro della Politica di Coesione sulla base della nona relazione della Commissione UE.
Sarà la presidenza ungherese a raccogliere il testimone della presidenza belga e a portare avanti, dal 1° luglio, i lavori sul futuro della Politica di Coesione, già avviati dalla presidenza spagnola nel secondo semestre 2023. I 27 ne hanno discusso al Consiglio Affari generali di oggi a partire dalla nona relazione sulla Politica di Coesione, presentata a marzo dalla Commissione europea, e in relazione all'Agenda strategica 2024-2029, che a fine mese sarà adottata dai leader UE in sede di Consiglio europeo.
Tanti i temi sul tavolo in relazione al futuro della Coesione - il seguito da dare all'esperienza del Recovery and Resilience Facility, la necessità di nuovi