Bruxelles pubblica la nona relazione sulla Politica di Coesione. Le sfide per i fondi UE 2028-2034

|Approfondimenti|29 gennaio 2024

Commissaria Elisa Ferreira - Photo Credit: European Union, 2023 - Photographer: CCommissaria Elisa Ferreira - Photo Credit: European Union, 2024 - Photographer: Andrei PungovschiA vent'anni di distanza dall’allargamento del 2004, la Politica di Coesione può intestarsi il successo di aver reso possibile la convergenza tra vecchi e nuovi Stati membri, passati da un reddito pro capite pari al 52% della media UE a quasi l’80%. Divari di crescita e competitività persistono però non solo tra le regioni più avanzate e quelle in ritardo di sviluppo, ma anche all'interno delle stesse regioni sviluppate, che si trovano ad affrontare nuove sfide - transizione digitale, decarbonizzazione, invecchiamento della popolazione, crisi geopolitiche, solo per citarne alcune - e richiedono un ripensamento degli strumenti e dei metodi che la Politica di Coesione ha messo in campo fino ad oggi.

Recovery e Politica di Coesione: ispirazione o sostituzione per il post 2027?

La nona relazione sulla Politica di Coesione, presentata il 27 marzo dalla Commissione europea, arriva così a porsi come lo snodo decisivo per il dibattito sulla programmazione post 2027. Il documento fa infatti seguito alla presentazione della relazione finale del gruppo di alto livello sulla Coesione, che per tutto il 2023 ha visto gli esperti guidati del professor Andres Rodriguez-Pose della London School of Economics scadagliare punti di forza e di debolezza dell'attuale Politica, e precede di pochi giorni il Forum della Coesione, che l'11 e il 12 aprile riunirà a Bruxelles gli stakeholder a livello nazionale, regionale e locale.

L'obiettivo del confronto tra autorità e p

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