Recovery e Politica di Coesione: ispirazione o sostituzione per il post 2027?
Il modello del Recovery and Resilience Facility, cioè il dispositivo che sta alla base dei PNRR, ha conquistato un posto di primo piano nel dibattito sul futuro della Politica di Coesione. Dai lavori del gruppo di alto livello istituito dalla Commissione europea, fino agli incontri organizzati a Bruxelles durante la European Week of Regions and Cities, torna con insistenza la domanda su cosa dell'esperienza del PNRR si possa importare per rivitalizzare una Politica di Coesione in crisi di consensi e se i meccanismi sperimentati in risposta all'emergenza possano funzionare anche per finanziare politiche di sviluppo di lungo termine.
Fondi europei: al via il gruppo di alto livello sul futuro della Politica di Coesione
La nuova Politica di Coesione 2028-2034 potrebbe funzionare con un approccio completamente basato sui risultati? Quali sarebbero gli effetti sulla coesione economica, sociale e territoriale di vincolare i fondi europei alle performance di investimento e alle riforme realizzate? C'è il rischio che il modello PNRR sposti tutto il focus sulle aree urbane, sulle industrie colpite dalle decarbonizzazione, sugli investimenti in tecnologie innovative e dirompenti? E questo approccio andrebbe ad aumentare o a ridurre la distanza tra i territori più e meno sviluppati?
Sono domande ancora senza risposta, su cui il confronto durerà ancora a lungo. Per la commissaria alla Coesione e alle riforme Elisa Fer