Lo squilibrio nella bilancia degli investimenti bilaterali UE-Cina preoccupa i Paesi europei, che temono pesanti ripercussioni per la propria economia.
Rhodium Group, società americana specializzata in analisi delle tendenze globali, ha realizzato in collaborazione con il Mercator Institute for China Studies (MERICS) di Berlino un rapporto, ripreso anche dal Financial Times, sull'andamento degli investimenti delle imprese cinesi in UE. Lo studio analizza le ragioni del sempre maggiore interesse di Pechino per l'Europa, in un quadro di profondo squilibrio che consolida la percezione europea di una "fondamentale mancanza di reciprocità tra UE e Cina".
Boom degli investimenti cinesi all'estero
Nel 2016, spiega il rapporto, gli investimenti diretti esteri (IDE) della Cina a livello mondiale sono cresciuti molto più velocemente che nella sua storia recente. L'accelerazione, si legge, è stata trainata soprattutto dai maggiori incentivi per la diversificazione delle imprese a fronte di un rallentamento dell'economia nazionale, una situazione di stress finanziario e la svalutazione della valuta cinese.
