La Commissione europea ha adottato il Piano strategico nazionale della Politica agricola comune (PSP) 2023-2027 dell'Italia. In arrivo quasi 37 miliardi di euro tra pagamenti diretti, interventi settoriali e finanziamenti per lo sviluppo rurale.
Dalla PAC al Recovery, tutte le risorse in arrivo per l'agricoltura
In linea con la riforma che entrerà in vigore il 1° gennaio 2023, il Piano strategico nazionale PAC raccoglie in una cornice organica la programmazione dei fondi del primo e del secondo pilastro della Politica agricola comune.
La versione finale del PSP dell'Italia, presentata il 15 novembre alla Commissione in risposta alle osservazioni di Bruxelles di aprile, è stata approvata il 2 dicembre insieme al Piano PAC di Cipro. A disposizione, ha commentato il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, “circa 37 miliardi per i prossimi 5 anni a sostegno della competitività e della sostenibilità del settore produttivo agricolo e agroalimentare”.
Il Piano strategico nazionale della PAC
- Cosa sono i Piani strategici PAC?
- Quanto vale il Piano PAC italiano?
- Cosa prevede il Piano PAC dell'Italia?
Cosa sono i Piani strategici della PAC?
Grande innovazione ed elemento chiave della riforma della Politica agricola comune, i Piani strategici stabiliscono in che modo ogni Stato membro utilizzerà le risorse del primo e del secondo pilastro sulla base di un'analisi delle rispettive condizioni di partenza, delle problematiche da affrontare e degli obiettivi specifici della PAC, che riguardano tematiche ambientali, sociali ed economiche, insieme a un target trasversale sull'aumento della conoscenza e dell'innovazione.
I Piani strategici devono inoltre tenere conto delle ambizioni del Green Deal europeo e più specificamente degli obiettivi quantificati nelle strategie Farm to fork e Biodiversità. Tra questi, una riduzione, entro il 2030, del 50% dell'uso e del rischio di pesticidi, di almeno il 20% dell'uso di fertilizzanti e del 50% delle vendite di antimicrobici utilizzati per gli animali allevati e l'acquacoltura.