Dal summit Ue-Cina emergono ipotesi di contrattazione. In ballo l'industria siderurgica europea e il riconoscimento dello status di economia di mercato a Pechino.
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Si è concluso ieri a Pechino il diciottesimo Summit Ue-Cina, che ha visto la partecipazione, per l'Unione, dei presidenti della Commissione e del Consiglio europeo Jean-Claude Juncker e Donald Tusk, dell'alto rappresentante per gli Affari esteri e la Politica di sicurezza Federica Mogherini, del vicepresidente della Commissione Jyrki Katainen e del commissario al Commercio Cecilia Malmstroem.
Tra i temi sul tavolo:
- la crisi del settore siderurgico,
- la questione dello status di economia di mercato (MES) della Cina,
- l'Agenda strategica 2020 Ue-Cina per la cooperazione,
- la mobilità e la migrazione,
- il dialogo sui diritti umani,
- la preparazione al vertice del G20, che si terrà in Cina il 4 e 5 settembre 2016.