Pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto attuativo della legge di Bilancio 2018 che definisce i criteri per il sostegno alla creazione e al consolidamento dei Distretti del cibo.
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I Distretti del cibo hanno l'obiettivo di garantire risorse e opportunità per la crescita e il rilancio a livello nazionale di filiere e territori, operando attraverso programmi di progettazione integrata territoriale.
Il riconoscimento dei Distretti viene affidato alle Regioni e alle Province autonome che provvedono a comunicarlo al Mipaaf, presso il quale è istituito il Registro nazionale dei Distretti del Cibo, disponibile anche sul sito del Ministero.
I Contratti di distretto
Con il decreto del 22 luglio 2019, appena approdato in Gazzetta ufficiale, il Ministero delle Politiche agricole, di concerto con il Ministero dello Sviluppo economico, ha disciplinato i criteri, le modalità e le procedure per l’attuazione dei contratti di distretto e del contratto di distretto Xylella previsti dalla legge n. 205-2017 (legge di Bilancio 2018) e delle agevolazioni per la realizzazione dei programmi di investimento.
In particolare:
- Il contratto di distretto ha lo scopo di promuovere lo sviluppo territoriale, la coesione e l’inclusione sociale, favorire l’integrazione di attività caratterizzate da prossimità territoriale, garantire la sicurezza alimentare, diminuire l’impatto ambientale delle produzioni, ridurre lo spreco alimentare e salvaguardare il territorio e il paesaggio rurale attraverso le attività agricole a agroalimentari.
- Il contratto di distretto Xylella ha lo scopo di realizzare un programma di rigenerazione dell’agricoltura nei territori colpiti dal batterio Xylella fastidiosa, anche attraverso il recupero di colture storiche di qualità.
I criteri definiti dal decreto pongono le basi per la futura pubblicazione dei bandi a sostegno dei Distretti del cibo. Gli interventi agevolativi saranno infatti attuati con successivi provvedimenti che individueranno, oltre a quanto previsto nel decreto, le condizioni di ammissibilità dei progetti, i requisiti di accesso dei beneficiari, le spese ammissibili, la forma e l'intensità delle agevolazioni, nonché i termini e le modalità per la presentazione delle domande.
Programmi e interventi ammissibili
In linea generale, tuttavia, i programmi sono articolati in diverse tipologie di interventi ammissibili, fra cui:
- a. investimenti in attivi materiali e attivi immateriali nelle aziende agricole connessi alla produzione agricola primaria;
- b. investimenti per la trasformazione di prodotti agricoli e per la commercializzazione di prodotti agricoli e alimentari;
- c. investimenti concernenti la trasformazione di prodotti agricoli in prodotti non agricoli,
- d. costi per la partecipazione dei produttori di prodotti agricoli ai regimi di qualità e misure promozionali a favore dei prodotti agricoli;
- e. investimenti per la promozione dell'immagine e delle attività del distretto;
- f. progetti di ricerca e sviluppo nel settore agricolo e agroalimentare.
Chi sono i beneficiari
I soggetti che possono beneficiare dei contributi sono:
- le imprese, organizzate in forma consortile, cooperative, consorzi, reti di imprese, che operano nel settore agricolo e agroalimentare;
- le organizzazioni di produttori agricoli e le associazioni di organizzazioni di produttori agricoli;
- le società costituite tra soggetti che esercitano l'attività agricola e le imprese commerciali e/o industriali e/o addette alla distribuzione;
- i Distretti del cibo costituiti in forma societaria.
L'iter per ottenere i contributi
La procedura per richiedere le agevolazioni previste dal decreto prevede quattro step.
In primis, i Distretti del cibo dovranno preventivamente trasmettere al Mipaff un’apposita domanda di accesso.
Una volta ricevuta questa domanda, il Ministero procederà ad accertare che sussistano determinate condizioni di ammissibilità e, verificata la disponibilità di sufficienti risorse finanziarie, provvederà ad inviare la domanda alle regioni e alle provincie autonome dove sono localizzati i programmi, al fine di acquisire entro trenta giorni l'eventuale disponibilità al cofinanziamento nella forma di contributo in conto capitale.
A questo punto, avendo ricevuto tale comunicazione dal Ministero, i soggetti proponenti, ovvero i Distretti, dovranno presentare una proposta definitiva di contratto che darà il via allo svolgimento, da parte del Mipaff, dell’istruttoria.
Nel caso in cui l’istruttoria abbia esito positivo, il Ministero comunicherà il risultato ai proponenti, che potranno firmare il contratto e accedere ai contributi.
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Le agevolazioni
I programmi di investimento dovranno avere importo compreso tra 4 milioni e 50 milioni di euro.
Le agevolazioni a favore dei contratti di distretto saranno concesse nella forma del contributo in conto capitale, successivamente alla valutazione delle domande presentate dai soggetti proponenti.
L'intensità dell'aiuto varia a seconda della tipologia di intervento, con aliquote maggiorate per i contratti di distretto Xylella, ad esempio in caso di progetti presentati da giovani agricoltori, di investimenti collettivi o in zone soggette a vincoli naturali.
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