La legge di conversione del decreto Milleproroghe proroga di un anno la possibilità per i soli enti del Terzo settore di ottenere il bonus tv e decoder. Ecco le ultime novità sull'agevolazione che incentiva l’acquisto agevolato di apparecchi idonei ai nuovi standard di trasmissione.
Bonus tv, stop risorse il 12 novembre ma si valuta il rifinanziamento
Insieme al bonus rottamazione tv, il bonus tv e decoder mira a semplificare il progressivo passaggio alla 'Nuova Tv digitale', che dall'8 marzo 2022 ha visto l'attivazione dello standard di codifica Mpeg4 per aumentare l'efficienza e la qualità della trasmissione delle immagini.
Dopo le novità introdotte dal decreto Aiuti bis, il dl Milleproroghe ha esteso fino al 31 dicembre 2023 la possibilità solo per gli enti del Terzo settore di ottenere i decoder idonei alla ricezione di programmi televisivi con i nuovi standard trasmissivi di prezzo non superiore ai 30 euro.
Come funziona il bonus tv e decoder
Si tratta di un buono sconto utilizzabile per comprare un nuovo televisore o un decoder idonei alla ricezione di programmi televisivi con i nuovi standard trasmissivi (Dvb-T2/HEVC MAIN 10) attualmente operativi, nonché per l’acquisto di decoder per la ricezione satellitare.
La legge di Bilancio 2019, infatti, ha mandato in soffitta il digitale terrestre dal 1° luglio 2022 e ha messo a disposizione nuove risorse per aprire la strada alla nuova tecnologia. Con il decreto del 3 marzo 2022, il MISE ha definito la procedura operativa per l'applicazione delle disposizioni relative al bonus tv e decoder previste dalla Manovra 2022.
Lo stanziamento complessivo inizialmente previsto per il fondo unico del bonus rottamazione tv e bonus tv e decoder era pari a circa 250 milioni di euro. Successivamente, la legge di Bilancio 2022 ha rifinanziato il solo bonus tv e decoder, stanziando ulteriori 68 milioni di euro per lo scorso anno.
Oltre alla nuova iniezione di risorse, la legge di Bilancio 2022 ha introdotto una procedura agevolata per gli over 70 con trattamento pensionistico non superiore a 20mila euro annui. Questi soggetti, infatti, hanno potuto ricevere il decoder direttamente nella propria abitazione, grazie agli accordi fra il Ministero dello Sviluppo economico e Poste italiane.
L’incentivo era rivolto alle famiglie con reddito ISEE di I e II fascia, non superiore a 20mila euro l'anno. Il bonus poteva essere richiesto da un solo componente per nucleo familiare e consisteva in uno sconto praticato dai rivenditori accreditati all’atto dell’acquisto sul relativo prezzo di vendita degli apparecchi acquistati.
Il contributo si poteva applicare solo su un apparecchio, secondo il principio di neutralità tecnologica, ed è stato operativo fino al 12 novembre 2022, data in cui si sono esaurite le risorse per il bonus tv decoder e per il bonus rottamazione tv.
In merito al trattamento speciale riservato agli over 70 con pensione fino a 20mila euro, si specifica che la consegna a casa del nuovo decoder doveva avvenire in ogni caso a richiesta degli aventi diritto. Nel dettaglio, l’INPS, l’Agenzia delle Entrate e gli altri Istituti previdenziali fornivano i dati degli aventi diritto. Poste Italiane, invece, era chiamata a darne comunicazione agli interessati, mediante un’idonea informativa sulle modalità di richiesta e gestione della misura.
Il bonus, che prima arrivava fino a 30 euro, è stato poi innalzato dal decreto Aiuti bis a 50 euro. Nulla è cambiato, invece, per quanto riguarda i requisiti di accesso: il bonus resta riservato alle famiglie con Isee fino a 20mila euro ed è stato erogato sotto forma di sconto praticato dal venditore.
Con il decreto Milleproroghe è stato stabilito che, fino al 31 dicembre 2023, Poste Italiane potrà procedere - su richiesta e nei limiti delle forniture disponibili - alla consegna agli enti del Terzo settore dei decoder idonei alla ricezione di programmi televisivi con i nuovi standard trasmissivi (DVBT2/HEVC) di prezzo non superiore ad euro 30, a valere sulle risorse disponibili già impegnate.
Per i cittadini
Per ottenere lo sconto, i cittadini dovevano presentare al venditore una richiesta per acquistare una TV o un decoder beneficiando del bonus. A tal fine era necessario dichiarare:
- di essere residenti in Italia
- di appartenere ad un nucleo familiare di fascia ISEE che non superi i 20mila euro
- che altri componenti dello stesso nucleo non abbiano già fruito del bonus.
Per verificare che i device rientrassero tra quelli per i quali era possibile usufruire del bonus era consultabile online una lista di prodotti "idonei".
Per i negozianti
I venditori operanti in Italia, compresi quelli del commercio elettronico, che intendevano aderire all’iniziativa, dovevano registrarsi sulla piattaforma telematica resa disponibile dall’Agenzia delle Entrate, come indicato anche nella Guida all’uso dell’applicazione "Bonus TV".
Una volta registrato online, il negoziante doveva introdurre il codice fiscale dell'acquirente nel sito dell'Agenzia delle entrate, in modo da avere l'ok alla concessione del bonus. All'Agenzia delle entrate poi comunicava anche gli estremi del documento di identità del compratore e i dati identificativi del prodotto, in modo da verificarne l'idoneità.
A sua volta il negoziante doveva recuperare lo sconto sotto forma di credito d'imposta alla prima dichiarazione fiscale utile, utilizzabile esclusivamente in compensazione in misura non superiore all’ammontare complessivo degli sconti indicati nelle attestazioni, pena lo scarto dell’F24.
Qui entrava in gioco il codice tributo 6912 che, nel modello di pagamento, si posizionava nella sezione “Erario” in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “Importi a credito compensati”.
Consulta il decreto direttoriale 2 marzo 2022 - Bonus TV decoder - Procedura operativa