Insieme alla legge di Bilancio 2019 e al decreto-legge per la semplificazione, il Consiglio dei Ministri ha approvato anche un decreto contenente le misure per la pace fiscale.
Dal condono fiscale alla riduzione delle sanzioni per i primi sei mesi di operatività dell'obbligo di fatturazione elettronica. Sono alcune delle misure previste dal decreto fiscale approvato lunedì dal Consiglio dei Ministri, insieme alla legge di Bilancio 2019 e al decreto semplificazione.
Rottamazione Ter, stralcio debiti e definizione agevolata
Il decreto fiscale prevede anzitutto la possibilità di ridefinire il proprio debito con il fisco, relativo al periodo compreso tra il 2000 e il 2017, per chi ha già beneficiato della rottamazione bis e ha versato almeno una rata.
Le condizioni agevolate consistono nell’esclusione dal pagamento delle sanzioni e degli interessi di mora, nella possibilità di rateizzare il pagamento (massimo 10 rate consecutive di pari importo) in 5 anni pagando un interesse ridotto del 2% l’anno e nella compensazione dei debiti con il fisco con i crediti nei confronti della pubblica amministrazione.
Il provvedimento prevede anche la cancellazione automatica di tutti i debiti con il fisco relativi al periodo che va dal 2000 al 2010 di importo residuo fino a 1000 euro e introduce varie ipotesi di definizione agevolata delle controversie tra i contribuenti e il fisco.
In particolare, si prevede la definizione agevolata:
- dei carichi affidati all’agente della riscossione a titolo di risorse proprie dell’Unione europea;
- delle controversie tributarie nei confronti dell’Agenzia delle entrate;
- degli atti del procedimento di accertamento;
- degli atti dei procedimenti verbali di contestazione;
- delle imposte di consumo.
> Rottamazione cartelle e Fondo Pmi - il testo del decreto fiscale
Fatturazione elettronica e trasmissione corrispettivi
Il decreto conferma l’entrata in vigore dell’obbligo di fatturazione elettronica dal primo gennaio 2019, riducendo per i primi sei mesi le sanzioni previste per chi non riuscirà ad adeguare i propri sistemi informatici.
Oltre all’obbligo di fatturazione elettronica, si introduce l’obbligo generalizzato di memorizzare e trasmettere telematicamente i corrispettivi. Questo consentirà di eliminare alcuni adempimenti contabili come l’obbligo di tenuta dei registri e conservazione delle fatture e degli scontrini e un controllo maggiore e meno invasivo dell’Agenzia delle entrate.
In una prima fase l’obbligo si applicherà a chi ha un volume d’affari superiore a 400mila euro, a partire dal primo luglio 2019. Per gli altri diventerà obbligatorio dal primo gennaio 2020.
Altre misure
In un'ottica di semplificazione dell'emissione delle fatture, si dà la possibilità di emettere fatture entro 10 giorni dall'operazione alla quale si riferiscono. Inoltre, si prevede che le fatture debbano essere annotate nel registro entro il giorno 15 del mese successivo alla loro emissione e viene abrogato l’obbligo di registrazione progressiva degli acquisti.
Il decreto prevede anche che il pagamento dell’Iva slitti al momento in cui la fattura viene incassata e favorisce il processo telematico anche per la giustizia tributaria.