Senza regole condivise, niente mercato libero dell’energia. Così il sottosegretario allo Sviluppo economico Davide Crippa motiva lo slittamento a luglio 2020 della liberalizzazione del mercato luce e gas previsto dal decreto Milleproroghe.
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“Il passaggio dal mercato tutelato a quello libero dell'energia dovrà avvenire nel pieno rispetto delle regole, consentendo ai diversi attori di ottenere i meritati benefici sia in termini di riduzione del prezzo dell'energia che di servizi aggiuntivi come pure di un corretto posizionamento di mercato delle aziende coinvolte”, dichiara in una nota il sottosegretario allo Sviluppo Economico Davide Crippa.
Slitta ancora la liberalizzazione del mercato energetico
La Legge annuale per la concorrenza, entrata in vigore il 29 agosto dello scorso anno, prevedeva la cessazione del regime “di maggior tutela” nel settore del gas naturale e dell’energia elettrica, con la conseguente liberalizzazione del settore a partire dal 1° luglio 2019.
In sostanza, la liberalizzazione metterebbe i consumatori nella condizione di scegliere le offerte luce e gas ritenute più vantaggiose, così come accade per le compagnie telefoniche.
Un emendamento al decreto Milleproroghe, approvato in commissione Affari Istituzionali del Senato, fa slittare ancora di un anno tale data, fissando la fine del mercato di maggior tutela nel mese di luglio del 2020.
“Bisogna fare in modo che i cittadini possano beneficiare di prezzi migliori, sicurezza e tranquillità e di una maggiore chiarezza e trasparenza quando vanno a stipulare un contratto di luce o gas. D'altra parte, è necessario garantire una corretta competizione fra le imprese evitando abusi di posizione dominante”, sottolinea Crippa.
“Tutto questo – aggiunge il sottosegretario - non può essere raggiunto senza regole chiare e condivise fra i diversi soggetti coinvolti nella partita. Abbiamo bisogno di un po' più di tempo per evitare di avviare un cambiamento non democratico e che non tenga conto dei diversi bisogni dei soggetti interessati. Il mercato dell'energia è molto complesso e vogliamo evitare di generare instabilità che potrebbero diventare irrecuperabili”.
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Per questo motivo, continua, “c'è bisogno di un continuo confronto con ARERA, AGCM, operatori del settore e consumatori e di una serie di strumenti normativi, regolamentari e di monitoraggio che aiutino ad evitare una riforma imperfetta”, prosegue il sottosegretario.
E conclude annunciando che l'Antitrust non solo è d'accordo con lo slittamento dei tempi, ma “oltre a vigilare sull'applicazione delle norme, ha in programma di pubblicare a breve un vademecum con una serie di suggerimenti rivolti ai consumatori interessati al mercato libero, per orientarli e proteggerli dalle pratiche commerciali scorrette”.