Al via i primi bandi, da circa 20 milioni di euro complessivi, per le imprese della pesca.
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Dopo l'adozione del Manuale delle Procedure per l’attuazione del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca - FEAMP 2014-2020, la Regione Puglia ha approvato tre bandi per la presentazione di domande da parte delle aziende locali attive nei comparti della pesca e dell'acquacoltura.
La quota destinata al territorio pugliese nell'ambito del FEAMP è di circa 90 milioni di euro. Di queste risorse, i primi tre avvisi approvati dalla Giunta mettono a disposizione circa 20 milioni di euro. In particolare:
- 10,6 milioni di euro per la Misura 5.69 "Trasformazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura",
- 4 milioni di euro per la Misura 2.48 lett. a "Investimenti produttivi nel settore dell'acquacoltura",
- 5,6 milioni di euro per la Misura 2.48 lett. c "Investimenti per l’ammodernamento delle unità di acquacoltura".
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Trasformazione di prodotti della pesca e dell’acquacoltura
La Misura 5.69 è volta a migliorare la competitività delle aziende che operano nel settore attraverso investimenti finalizzati soprattutto al risparmio energetico, a ridurre l’impatto sull’ambiente, a migliorare la sicurezza, l’igiene e le condizioni di lavoro. In tal senso il bando punta a innovare sia le strutture che i processi produttivi, prevedendo nel contempo la possibilità di lavorare sottoprodotti derivanti da attività di trasformazione principale e prodotti provenienti da catture commerciali che non possono essere destinate al consumo umano.
La misura intende, inoltre, favorire l’accesso alle certificazioni, incentivare il riconoscimento e la trasformazione dei prodotti dell’acquacoltura biologica e del territorio, senza diminuire il livello di sicurezza alimentare ed evitando il deterioramento delle infrastrutture.
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Investimenti produttivi e per ammodernamento in acquacoltura
La Misura 2.58 promuovere l'obiettivo specifico 2 del FEAMP: Rafforzamento della competitività e della redditività delle imprese acquicole, incluso il miglioramento della sicurezza e delle condizioni di lavoro, in particolare delle PMI.
In particolare, l'art. 48 intende perseguire tale obiettivo puntando ad utilizzare in allevamento specie di riferimento territoriale non alloctone, al fine di ampliare le prospettive di sviluppo e superare la stagnazione produttiva nazionale.
In tal senso, i due bandi approvati nell'ambito della Misura 2 promuovono investimenti per:
- recuperare e sfruttare le aree maggiormente vocate;
- riqualificare e diversificare le produzioni e i processi produttivi garantendo la compatibilità con l’ambiente e le risorse disponibili;
- valorizzare il prodotto sul mercato;
- diversificare l’attività con altre complementari;
- mitigazione dei cambiamenti climatici.
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