Legge 181-89 - novita' su incentivi per crisi industriali

|Novità|03 settembre 2015

Finanziabili anche investimenti per ambiente, innovazione organizzativa e turismo

Aree crisi industrialeDopo il decreto del 9 giugno 2015, che ha aggiornato la normativa sugli incentivi per la riqualificazione delle aree di crisi industriale, il Ministero dello Sviluppo economico ha pubblicato la circolare n. 59282-2015 che chiarisce criteri e modalità di accesso alle agevolazioni.

Il decreto del 9 giugno 2015 ha aggiornato la disciplina prevista dalla legge n. 181-1989 ammettendo alle agevolazioni per le aree di crisi industriale, oltre ai programmi di investimento produttivo, anche quelli per la tutela ambientale e per il turismo e i progetti di innovazione organizzativa. Inoltre, è stata resa facoltativa, su richiesta dell'impresa, la partecipazione al capitale sociale da parte di Invitalia.

I territori delle aree di crisi industriale non complessa ammessi alle agevolazioni saranno individuati, anche su proposta delle singole Regioni interessate, con successivo decreto del Ministro dello Sviluppo economico.

I programmi di investimento produttivo dovranno riguardare:

  • la realizzazione di nuove unità tramite l’adozione di soluzioni tecniche, organizzative e/o produttive innovative rispetto al mercato di riferimento;
  • l’ampliamento e/o la riqualificazione di unità produttive esistenti tramite diversificazione della produzione in nuovi prodotti aggiuntivi o cambiamento fondamentale del processo produttivo complessivo;
  • l’acquisizione di attivi di uno stabilimento.

I programmi di investimento per la tutela ambientale invece dovranno:

  • innalzare il livello di tutela ambientale risultante dalle attività dell’impresa;
  • consentire l’adeguamento anticipato a nuove norme dell’Unione europea che innalzano il livello di tutela ambientale e non sono ancora in vigore;
  • ottenere una maggiore efficienza energetica;
  • favorire la cogenerazione ad alto rendimento;
  • promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili;
  • risanare i siti contaminati;
  • riciclare e riutilizzare i rifiuti.

I progetti per l’innovazione dell’organizzazione, infine, saranno ammissibili alle agevolazioni per un ammontare non superiore al 20% del totale degli investimenti previsti.

Gli incentivi, cui potranno accedere piccole, medie e grandi imprese costituite in forma societaria, comprese le società cooperative e la società consortili, saranno concessi nella forma del contributo in conto impianti e del finanziamento agevolato alle condizioni ed entro i limiti delle intensità massime di aiuto previste dal Regolamento generale di esenzione per categoria.

Procedure

Un bando del MISE definirà i termini per la presentazione delle domande di agevolazione a valere sui territori delle aree di crisi industriale non complessa. Per gli interventi disciplinati da appositi accordi di programma, i termini e le modalità di presentazione delle domande saranno indicati dal Ministero tramite emanazione, per ciascun accordo, di uno specifico avviso.

Le domande di aiuto dovranno essere compilate esclusivamente per via elettronica, utilizzando la procedura informatica messa a disposizione da Invitalia, e saranno valutate con procedimento a sportello secondo l’ordine cronologico di presentazione.

Link
Toscana - Accordi di programma per Piombino e Livorno
Campania - le graduatorie del bando per investimenti innovativi in aree di crisi

MISE - riqualificazione delle aree di crisi industriali - L. n. 181-1989

Author: morpholux / photo on flickr