Il primo obbligo di utilizzare sistemi elettronici per la progettazione negli appalti pubblici scatterà dal 2019.
Dice questo il decreto sul Bim (acronimo che sta per building information modeling) che il Ministero delle Infrastrutture ha in preparazione in questi giorni. Il testo fisserà nel nostro paese una serie di scadenze che renderanno obbligatorio l’utilizzo di sistemi di progettazione elettronica delle opere, in grado di anticipare tutte le variabili del cantiere e di monitorare in maniera più precisa la fase di esecuzione, tenendo sotto controllo tutto quello che viene fatto dall’impresa esecutrice. Si partirà nel 2019, ma solo per le opere di grande importo. Per quelle semplici ci sarà solo una facoltà.