Collegato ambientale - guida agli incentivi

|Approfondimenti|19 gennaio 2016

Pubblicato in Gazzetta ufficiale il Collegato ambientale, contenente misure per promuovere la green economy. Entrerà in vigore il 2 febbraio

Collegato ambientale

Pubblicata in Gazzetta ufficiale del 18 gennaio, la Legge 221 del 28 dicembre 2015, meglio nota come Collegato ambientale alla legge di Stabilità 2014, contiene disposizioni per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali. Ecco cosa prevede il testo, che entrerà in vigore il 2 febbraio 2016.

Bonifica amianto

Il Collegato ambientale introduce incentivi per i titolari di reddito d’impresa che nel 2016 daranno luogo a bonifiche di amianto su beni e strutture produttive. L'incentivo si configura come credito d'imposta pari al 50% delle spese sostenute su investimenti non inferiori a 20mila euro.

Il credito d'imposta è attribuito nel limite di spesa complessivo di 5,667 milioni di euro per ciascuno degli anni 2017, 2018 e 2019.

Il credito non concorre alla determinazione del reddito né dell’imponibile Irap e potrà essere ripartito su tre quote annuali di pari importo. Dovrà essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta di riconoscimento dell'incentivo.

A regolare nel dettaglio della misura sarà un decreto del Ministero dell'Ambiente, di concerto con il Ministero dell’Economia, che entro tre mesi dalla pubblicazione della legge definirà modalità e termini per la concessione dell'agevolazione. Le domande, in ogni caso, dovranno essere inoltrate al Ministero dell'Ambiente.

Viene inoltre istituito un apposito fondo per promuovere la realizzazione di interventi di bonifica di edifici pubblici, con una dotazione finanziaria di 5,536 milioni di euro per l'anno 2015 e di 6,018 milioni di euro per ciascuno degli anni 2016 e 2017.

Rischio idrogeologico

Il Collegato ambientale istituisce anche un fondo da 10 milioni di euro per il 2016 per contrastare il rischio idrogeologico. Risorse che serviranno per anticipare ai Comuni i fondi necessari per la demolizione degli immobili abusivi, con priorità per quelli realizzati nelle aree di maggior pericolo.

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