La Regione punta su microcredito e microfinanza con Fondo Futuro, intervento da 35 milioni di euro per finanziamenti a tasso agevolato per imprese e progetti di autoimpiego.
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La Regione Lazio rilancia il microcredito e la microfinanza puntando sull'erogazione di piccoli finanziamenti a tasso agevolato per chi ha un’idea imprenditoriale ma ha difficoltà di accesso al credito bancario.
Fondo Futuro può contare su uno stanziamento di 35 milioni di euro, risorse provenienti dai fondi europei della passata programmazione, e in particolare dal POR FSE 2007-2013.
Obiettivo: concedere finanziamenti a tasso agevolato per sostenere progetti di autoimpiego, ma anche imprese esistenti e nuovi progetti imprenditoriali, affinché possano affermarsi sul mercato potendo così far fronte al rientro del prestito attraverso il reddito prodotto dalla stessa iniziativa imprenditoriale.
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Fondo Futuro si rivolge a:
- microimprese, in forma di società cooperative, società di persone e ditte individuali, costituite e già operanti, ovvero in fase di avvio di impresa che abbiano o intendano aprire sede operativa nella regione Lazio;
- soggetti titolari di partita IVA, anche non iscritti ad albi professionali, con domicilio fiscale nella Regione Lazio. Sono escluse le società di capitali e i soggetti che negli ultimi cinque anni presentino “anomalie bancarie”
I progetti ritenuti idonei potranno beneficiare di prestiti di importo compreso tra i 5mila e i 25mila euro, da restituire al tasso di interesse dell’1%, con una durata da definire caso per caso e comunque non oltre gli 84 mesi, incluso l’eventuale preammortamento. Sono ammissibili le spese relative al progetto presentato, che andrà realizzato entro 12 mesi dall’ottenimento del prestito.
“Fondo Futuro è una rivoluzione, perché permette l'accesso al credito a un tasso dell'1% a tutte quelle piccole e nuove imprese che per il sistema attuale non sono bancabili, che non potrebbero mai ottenere un accesso al credito per avviare o sostenere un'impresa", dichiara il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.