Chat with us, powered by LiveChatMicrocredito - I finanziamenti di BCC Roma con il Fondo di Garanzia Pmi - FASI
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Microcredito - I finanziamenti di BCC Roma con il Fondo di Garanzia Pmi

|Novità
25 gennaio 2016

Accordo tra Ente Nazionale per il Microcredito e Banca di Credito Cooperativo di Roma

L'accordo consentirà di mettere a disposizione circa 30 milioni di euro per la concessione di piccoli finanziamenti utilizzando la sezione speciale Microcredito del Fondo di Garanzia per le PMI.

La sezione speciale per il Microcredito

Nel marzo 2015 il Ministero dello Sviluppo economico ha definito le modalità di accesso alla sezione speciale Microcredito del Fondo di garanzia per le PMI istituita con la legge n. 214-2011, con una dotazione di 30 milioni di euro a cui si aggiungono i versamenti volontari destinati da enti, associazioni, società o singoli cittadini al sostegno della microimprenditorialità (decreto-legge n. 69-2013), tra cui quelli operati dai parlamentari del gruppo del M5S.

Imprese e professionisti possono prenotare la garanzia del Fondo utilizzando una procedura online e presentare il proprio progetto a un istituto bancario oppure chiedere direttamente il finanziamento a banche, confidi, intermediari finanziari o operatori di microcredito, che poi presentano la richiesta di ammissione alla garanzia anche in assenza di prenotazione.

Gli operatori di microcredito sono inoltre tenuti a fornire almeno due servizi ausiliari tra:

  • supporto alla definizione del progetto finanziato e all'analisi di soluzioni per il miglioramento dell'attività;
  • formazione sulle tecniche di amministrazione d’impresa, contabile, finanziaria e del personale e sull'uso delle TIC;
  • supporto alla definizione dei prezzi e delle strategie di vendita;
  • assistenza nella risoluzione di problemi legali, fiscali e amministrativi e di altre criticità in corso d’opera.

L'accordo ENM - BCC Roma

Tramite l'accordo siglato con l'Ente Nazionale per il Microcredito, anche la Banca di Credito Cooperativo di Roma rende operativo lo strumento per il Microcredito in circa 150 filiali nel Lazio, in Abruzzo e in Veneto. In base alle stime dell'Ente, nel prossimo biennio l'iniziativa potrà creare circa 3645 nuovi posti di lavoro.

Si tratta di un modello che l’ENM ha deciso di “certificare” e rendere modulare, replicandolo su tutto il territorio nazionale. A tale proposito è in corso la selezione di ulteriori partner finanziari in tutta Italia.

Per accedere al microcredito ci si può rivolgere direttamente all’ENM alla linea dedicata 0645541311, via mail [email protected] oppure recandosi presso uno degli sportelli BCC Roma.

Per saperne di più abbiamo intervistato Marco Paoluzi, esperto dell'ENM.  Spiega Paoluzi ai nostri microfoni: "Il microcredito è una forma di finanziamento assistito, che consente l'accesso al credito a chi non può o ha difficoltà a rivolgersi alle normali istituzioni finanziarie, non potendo fornire le garanzie richieste. L'obiettivo è creare un meccanismo virtuoso che permetta ai microimpreditori di generare reddito e diventare economicamente autonomi. L'ENM svolge tutte le attività di assistenza complementare che il microcredito richiede. Per prima cosa l'utente può rivolgersi a uno degli sportelli della BCC. Il credito può essere erogato a chi possiede una partita IVA, compresi i professionisti. Ne sono escluse, invece, le SpA e le Srl. Sono invece elegibili le Srl semplificate. Una volta recepita la richiesta, il bancario svolgerà dei controlli sul passato del soggetto, per verificare che non ci siano stati degli incidenti di rilievo e a quel punto inserirà la richiesta di assistenza.

Il credito è erogabile per un massimo di 25 mila euro, con un periodo di ammortamento di 5 anni. Eventualmente è previsto anche un periodo di pre-ammortamento di 6 o 12 mesi".

La figura del tutor, "angelo custode" dell'imprenditore

Prosegue Paoluzi: "Il microcredito si caratterizza per un elemento fondamentale -  l'assistenza -  che deve essere sempre erogata al richiedente. Si tratta di un'attività di tutoraggio che permette all'imprenditore di confrontarsi con un professionista per realizzare il proprio modello di impresa e il business plan. Questi servizi, obbligatori per legge, vengono realizzati proprio dall'ENM. La banca potrà quindi essere supportata dall'ENM per questa tipologia di servizi. Il soggetto richiedente verrà quindi contattato dal tutor, che non valuterà le garanzie, ma la reale sostenibilità dell'idea imprenditoriale. Se l'idea è vincente, il tutor invierà il suo responso alla banca, che a quel punto avrà gli elementi per approvare il progetto. Solo così la banca potrà erogare il credito al cliente. Il tutor, proprio come un "angelo custode", continuerà a seguire il cliente durante l'intero periodo di ammortamento del credito".

Baccini (ENM): "La via italiana al microcredito"

"L’erogazione dei servizi complementari è la vera intuizione tracciata dalla 'via italiana al microcredito' promossa dal nostro Ente e dalle Istituzioni pubbliche a garanzia delle risorse e della finalizzazione ottimale delle progettualità senza default", spiega il presidente dell'ENM, Mario Baccini, che aggiunge. "Alcune banche hanno difficoltà ad erogare i servizi complementari che rappresentano un costo a volte insostenibile".

"La tutela della fede pubblica della effettiva qualità ed efficacia dei servizi concretamente prestati in via diretta e non solo tramite formazione a distanza o metodologie di e-learning inadatte ad un corretto microcredito può essere tutelata solo da una struttura pubblica quale l'Ente Nazionale per il Microcredito. Dunque l’Ente è intervenuto per colmare questo gap a supplenza di organismi non ancora attivi o certificati sul mercato per una adeguata erogazione dei servizi ausiliari".

"Questo programma - conclude Baccini – è attivo e garantisce da un lato l'utilizzo corretto del Fondo centrale di garanzia e dall'altro l'intervento, come nel caso della BCC, di strutture e banche che decidano di usufruirne affinché la garanzia dei servizi sia certificata secondo i termini di legge per evitare la mortalità delle aziende e sostenere lo sviluppo occupazionale e produttivo del Paese".

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