Ue, ok a proroga domande PAC e PSR. Verso accordo su FEAMP

|Novità|04 maggio 2016

Bruxelles autorizza la proroga dei termini per la presentazione delle domande PAC e PSR 2016. Intanto, Governo e Regioni lavorano a ripartizione FEAMP

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Mentre dalla Commissione europea arriva il via libera al prolungamento dei termini per presentare le domande di accesso ai pagamenti diretti della Politica agricola comune e ai contributi dei Programmi di sviluppo rurale per l'annualità 2016, il Ministero delle Politiche agricole fa sapere che la Conferenza Stato-Regioni è pronta a discutere la ripartizione delle risorse del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP) 2014-2020.

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Più tempo per le domande PAC e PSR

Il commissario all’Agricoltura Phil Hogan ha deciso di andare incontro alle esigenze delle aziende agricole, alla luce della crisi che sta colpendo alcuni settori e delle difficoltà emerse nel primo anno di applicazione della nuova Politica agricola Comune. Per questo, il termine di presentazione delle domande per i pagamenti diretti della PAC e per i contributi dei PSR per l'annualità in corso viene prorogato dal 15 maggio al 15 giugno 2016.

A dare l'annuncio è stato il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, tornando a ribadire l'esigenza di “lavorare concretamente per la semplificazione delle regole di una PAC che è ancora troppo burocratica”.

Verso intesa su ripartizione FEAMP

Intanto, a Foggia la Conferenza delle Regioni ha discusso la proposta del Governo per la ripartizione delle risorse del Programma Operativo del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP) 2014-2020, che può contare su 978,1 milioni di euro, di cui 537,26 di risorse Ue.

Secondo quanto anticipato dal sottosegretario con delega alla pesca Giuseppe Castiglione, le Regioni gestiranno il 67% delle risorse, mentre il Ministero utilizzerà il restante 33%: oltre alla politica marittima integrata e alla raccolta e al controllo dei dati, anche parte delle attività di assistenza tecnica, promozione e innovazione della pesca e dell'acquacoltura rientreranno sotto la competenza del Ministero. Una scelta opportuna, secondo Castiglione, per garantire la realizzazione di "azioni di ampio respiro e di portata più estesa rispetto alle possibilità delle singole Regioni".

La proposta arriverà in Conferenza Stato-Regioni il prossimo 5 maggio. L'auspicio, ha concluso Castiglione, è “che si possa trovare nel più breve tempo possibile un accordo sulla ripartizione dei fondi destinati alle Regioni per poi rilanciare i relativi bandi”.