Il decreto approvato dal CdM semplifica la geografia delle Autorità portuali e riorganizza tutte le procedure in materia
Revisione del panorama delle Autorità portuali, che passano da 24 a 15. Semplificazione massiccia delle procedure di approvazione delle opere infrastrutturali e dei piani regolatori. E nascita di due nuovi sportelli unici, per riordinare il quadro amministrativo. La cura dell’acqua, disegnata dal ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, entra nel vivo con il decreto di riforma dei porti, approvato in via preliminare dal Consiglio dei ministri del 20 gennaio, a margine della riforma della pubblica amministrazione. Adesso è atteso al parere delle commissioni parlamentari competenti. Si tratta di una massiccia operazione di alleggerimento del sistema esistente, che viene privato di molti pesi morti e dei relativi costi. E che dovrebbe diventare più funzionale, per effetto di procedimenti che garantiranno l’approvazione delle decisioni, soprattutto sul fronte delle programmazione e della spesa.