Project finance - ANAC, stop a concessioni sottostimate

|Approfondimenti|07 ottobre 2015

Appalti

L'Autorità guidata da Raffaele Cantone chiede di anticipare l'applicazione di alcuni contenuti della direttiva Ue 23-2014

Le norme sul valore delle concessioni previste dalla direttiva Ue 23-2014, che l'Italia deve recepire entro aprile 2016, dovrebbero essere applicate subito per evitare che le amministrazioni facciano stime al ribasso per aggirare le gare europee. E' quanto raccomandato dall'Autorità nazionale anticorruzione nelle sue linee guida sul Project finance (PF).

Il Project finance consiste nel finanziamento di un progetto in grado di generare, nella fase di gestione, flussi di cassa sufficienti a rimborsare il debito contratto per la sua realizzazione e a remunerare il capitale di rischio.

Il PF si caratterizza poi per il 'ring fencing', cioè la definizione di un nuovo soggetto, denominato Special purpose vehicle (SPV), al quale vengono affidati i mezzi finanziari per la realizzazione del progetto, contestualmente alla sua separazione dal bilancio degli sponsor (operazione off balance).

Infine, nel PF si prevede la la costituzione di idonee garanzie, non solo a favore delle banche finanziatrici (security package).

Nonostante i due istituti tendano a sovrapporsi, il termine Project finance non è sinonimo di Partenariato pubblico-privato, dal momento che il PF riguarda il finanziamento di un’opera o di un progetto e il PPP le modalità di collaborazione tra pubblico e privato.

Il recepimento della direttiva 2014/23/Ue sull’aggiudicazione dei contratti di concessione permetterà di fissare meglio i rapporti tra PPP, concessioni e PF. Alcuni chiarimenti sono però già contenuti nella determinazione n.

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