Decreto eolico offshore, Mamone Capria (AERO): opportunità di innovazione industriale e spinta al Mezzogiorno

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Studi e Opinioni
|07 aprile 2025Pulsante icona social per XPulsante icona social per LinkedInPulsante icona social per Facebook
Il decreto sull’eolico offshore a firma MASE (Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica) e MIT (Ministero delle infrastrutture e dei trasporti) è stato trasmesso alla Ragioneria dello Stato e sembra ormai in dirittura d’arrivo. In attesa della pubblicazione, abbiamo intervistato Fulvio Mamone Capria, presidente e consigliere delegato di AERO, Associazione delle Energie Rinnovabili Offshore, che ci ha spiegato perché è una grande opportunità di innovazione industriale. Incentivi rinnovabili, sicurezza energetica, idrogeno ed economia circolare: le priorità 2025 del MASE

Previsto dal “DL Energia” (convertito poi nella legge n. 11/2024), l’atteso decreto interministeriale che individua le Autorità di sistema portuale strategiche per la realizzazione delle nuove piattaforme galleggianti, è un primo passo fondamentale per avviare un processo di industrializzazione che punta sullo sviluppo del settore dell’eolico offshore.

Come spiega in questa intervista il presidente di AERO Mamone Capria, si tratta di “una grande opportunità di innovazione industriale” che la politica non deve lasciarsi scappare, con impatti positivi attesi sia in termini di obiettivi di decarbonizzazione (in linea con quanto previsto dal PNIEC - Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima) che a livello occupazionale, in particolare nelle Regioni del Sud Italia. 

Perché è importante il decreto MASE-MIT che individua le infrastrutture funzionali a ospitare l'eolico offshore in Italia?

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