
Anche in questa nuova relazione sullo stato di attuazione del PNRR, dunque, il livello di attenzione non riguarda la capacità dell’Italia di raggiungere gli obiettivi (milestone e target) concordati semestralmente con Bruxelles, quanto piuttosto la struttura complessiva del Piano - anche a seguito delle varie modifiche subite - che hanno ammassato scadenze e tagli del nastro verso l’ultima parte di vita del Recovery Plan.
La relazione si basa sulle istruttorie svolte dalla Corte nel 2024 su 34 investimenti PNRR (oltre a 6 programmi del Piano nazionale complementare), che corrispondono ad un’area di osservazione pari a 44,35 miliardi di euro, equivalente al 19,80% delle risorse complessivamente previste dai Piani. E vede la Corte tornare a a mettere in luce le debolezze strutturali di un Piano enorme, che dopo l’innesto del capitolo RepowerEU è arrivato a cubare 194,42 miliardi di euro.