Entro il 2030 l’Asia dovrà investire 26 trilioni di dollari per mantenere l’attuale ritmo di crescita e arrivare a sradicare la povertà. Per evitare però che i cambiamenti climatici e le catastrofi naturali ne inficino gli output, è necessario che gli investimenti riguardino infrastrutture resilienti, progettate e costruite secondo una nuova analisi costi-benefici.
Cosa prevede la strategia UE di adattamento ai cambiamenti climatici?
A dirlo è la Banca asiatica di sviluppo (ADB) che, in un recente studio, sollecita i governi dell'Asia e del Pacifico a iniziare a considerare i vantaggi diretti e indiretti delle infrastrutture resilienti, includendo nelle valutazioni sia le perdite evitate grazie ad infrastrutture capaci di rispondere bene alle catastrofi, sia i vantaggi economici e di sviluppo conseguiti grazie al fatto che la calamità non ha colpito così duramente.
Quanto costano i cambiamenti climatici all’Asia?
“Siccità, tempeste, ondate di caldo, inondazioni e altre catastrofi stanno diventando sempre più complessi e difficili da gestire