AIFI: gli impatti del Covid-19 sul mercato del private capital

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Studi e Opinioni
|08 settembre 2020Pulsante icona social per XPulsante icona social per LinkedInPulsante icona social per Facebook
L’emergenza Covid non ferma l’attività degli operatori di private equity, venture capitale e private debt, che studiano nuove strategie di rafforzamento delle aziende in target. È quanto emerge dalle ricerche presentate nel corso del convegno annuale AIFI, organizzato in collaborazione con KPMG. > Startup e PMI innovative: 200 milioni per il Fondo di sostegno al venture capital

Gli effetti del Covid-19 sul mercato del private capital 

AIFI ha analizzato gli impatti della pandemia sul mercato italiano del private capital, analizzando le risposte di 37 operatori di private equity, 19 di venture capital e 19 di private debt. 

Partendo dalle aziende in portafoglio, il private equity ha dichiarato che nei prossimi mesi si concentrerà soprattutto su strategie di add-on (65%), cioè di acquisizione di società da parte delle target già in portafoglio, il venture capital sulla rifocalizzazione dei piani delle loro startup (63%) e il private debt sulla rinegoziazione dei covenant originari (79%). Il 43% degli operatori di private equity intervistati, nei prossimi mesi aumenterà la reportistica verso gli investitori con aggiornamenti più frequenti e dettagliati e con un capitolo specifico dedicato alla valutazione dell’impatto Covid-19, su liquidità, financials e attese di chiusura dell’anno.

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